BERLUSCONI: "PRESTO IL NOSTRO CANDIDATO SINDACO"

Il leader di Forza Italia non esclude l'ipotesi che il Polo scelga Baldassarre: E' autorevole, ma ci sono altri nomi".

Chissà se è poi vero che a tavola si stringono le migliori amicizie e si fanno i migliori affari. Di certo, però, le cene stanno diventando l'elemento decisivo della politica di quest'inizio d'estate. In un paio di cene infatti, nell'ultima settimana, si sono decisi i destini del la Bicamerale; domani un'altra cena, con commensali di tutto rispetto, potrebbe avere come portata d'onore la tanto attesa designazione del candidato del Polo a sindaco. Il centrodestra sta accelerando i tempi, questo è chiaro. Soltanto ieri pomeriggio Silvio Berlusconi ha ribadito: "Del candidato per Roma parleremo tutti insieme dopo la fine della Bicamerale. Di nome ne ho già uno in testa, ma non posso dirlo prima di aver sentito gli altri". Quanto ad Antonio Baldassarre il cui nome è circolato ripetutamente in questi giorni come potenziale candidato, Berlusconi commenta così: "Sarebbe certamente un candidato autorevole ma non è che tutti siano disposti ad assumersi in carico una responsabilità così ampia. Vedremo conclude non c

'è soltanto il nome di questo o di quello o i nomi usciti fino ad ora. Se avessimo già deciso non ci sarebbe bisogno di riunirsi". La Bicamerale, come si sa, si conclude tra una settimana, il 30 giugno, e non a caso anche Gianfranco Fini ha affermato che "il Polo deve saper indicare il proprio uomo entro i primi cinque giorni di luglio, ovvero entro una settimana dopo la fine della Bicamerale". E un nome l'avrebbe anche il leader di An: "Se non riusciremo a trovare un candidato unitario, come mi auguro ha continuato Fini mi assumerò la responsabilità di indicare quello di Alleanza nazionale. Ho già un'ipotesi chiara ma non posso ancora dirla". E qui arriva, giusto a tempo, la nostra cena: fissata per domani sera sull'Appia antica, è stata organizzata da AelleOsservatorio parlamentare, l'associazione di Adolfo Urso, Antonio Martino, Roberto Formigoni e Francesco D'Onofrio. Tra gli ospiti annunciati dovrebbe esserci anche Gianfranco Fini. Poi Giulio Maceratini, Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa per An, En

rico La Loggia e Antonio Taiani per Forza Italia Mario Baccini per il Ccd e Angelo Sanza per il Cdu. Ovvero tutto lo stato maggiore del Polo, quasi al gran completo. Il caso ha voluto che l'oggetto dell'incontro, programmato da qualche tempo, fosse la riforma della giustizia e l'ospite d'onore, Antonio Baldassarre, ex presidente della Corte costituzionale. Urso, a questo proposito, minimizza: "Ma vi sembra possibile che la strategia del Polo per il Campidoglio si metta a punto durante una cena con 200 persone?". Quanto a Baldassarre, Urso afferma: "Se ne parla, ma non so di più. La questione è gestita direttamente dai leader del Polo". L'unico malumore sembra provenire da Mario Baccini, responsabile per il Lazio del Ccd: "Queste occasioni d'incontro rischiano di divenire controproducenti se intendono assolvere a funzioni che non competono loro, come la designazione dello sfidante di Rutelli". Oggi i vertici del Polo si incontreranno con i responsabili del Patto Segni, per capire se c'è la possibilità di giu

ngere a una candidatura unitaria anche con i pattisti, in modo da allargare le basi del centrodestra. E forse non è un caso che cominci a raffreddarsi l'ipotesi Storace. "Francesco ha commentato Fini è un candidato possibile, al pari dei tanti altri nomi che sono apparsi sui giornali. Non vogliamo imporre a tutti i costi un nostro uomo". Questo mentre Maurizio Gasparri e Domenico Gramazio, alla conclusione della festa di An a Montesacro, lanciavano un appello all'unità del Polo "con la possibilità di allargarsi alle forze presidenzialiste, per trovare un sindaco che batta Rutelli sin dal primo turno".