PANNELLA: E IO ORGANIZZO I COMITATI PER IL NO
Il leader riformatore: "Resistenza"
ROMA Fa finta di niente, Marco Pannella dopo il voto della Bicamerale sui referendum. "Oggi sul referendum non è successo nulla - ha detto - tanto la Costituzione non passa, sto già lavorando per il comitato per il no. C'è poco da fare, o mi ammazzano, o ". Nella sala stampa di Montecitorio il leader riformatore non s'è detto preoccupato nemmeno per l'aumento delle firme da 500mila a 800mila: "Un'inezia, una quisquilia", ha assicurato. "Noi possiamo essere fermati, annientati o uccisi, in questo paese tutto è possibile, ma "no pasaran " Ora e sempre resistenza". Sullo stesso tono, Pannella ha annunciato che organizzerà "la resistenza" contro gli oppressori". "Partigiani" saranno "i capi dei tavolini per la raccolta delle firme, le decine di Emma Bonino che non sono occupate in Europa". E, nonostante la batosta elettorale, ha detto di avere "una sola colpa", essere "in sintonia con il paese". Quanto ai responsabili delle nuove norme, "sono dei ladri - ha accusato - hanno bisogno di rubare legalità, diritto,
verità e informazione perché se non rubano non sono capaci di governare nemmeno mezz'ora". A Pannella non è piaciuta neanche la posizione critica del Polo. "Se si fosse trattato di ridurre dello 0,75 la pubblicità alla Mediaset, allora si che avrebbero fatto un'opposizione "ideale". Critico anche il forzista Taradash: "Certo Pannella fa confusione, rompe le scatole - ha detto - ma il referendum è a disposizione di tutti i cittadini per cui i bicamerati avrebbero potuto lasciarlo in vita per tutti gli altri e scrivere nella costituzione "tranne Pannella".