ORA APPOGGI IL REFERENDUMRoma, 26 giugno '97
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Beppe Pisanu, ha dichiarato ieri che la legge sul finanziamento pubblico ai partiti, votata alla fine dello scorso dicembre, va abrogata. Bene.
Non sarà con questo possibile restituire ai contribuenti il bottino di 160 miliardi già intascati dalla partitocrazia nel mese di marzo come contributo "una tantum" in totale disprezzo al voto referendario del 1993 , ma una campagna per la cancellazione della legge del 4 per mille è già in atto, dal momento che un referendum che ne chiede l'abrogazione è già a disposizione per la firma dei cittadini in tutte le segreterie comunali e presso tutti i notai d'Italia.
Ci aspettiamo che quella di Pisanu non sia solo la reazione stizzita nei confronti di chi ha ragionato secondo il famoso motto "finita la festa (intascati i 160 miliardi) gabbato lo santo (la promessa depenalizzazione dell'illecito finanziamento)" e quindi che Forza Italia si mobiliti nelle prossime settimane per assicurare entro il 12 settembre a questo quesito (e magari ad altri) le 5000.000 firme necessarie all'indizione entro la prossima primavera del referendum. Siamo certi che gli elettori di Forza Italia saluterebbero con entusiasmo il dietro front (anche se tardivo) sul finanziamento pubblico e il ritorno ad una visione liberale della politica e del suo finanziamento, così come la schiacciante maggioranza degli elettori tanto del Polo, che della Lega che dell'Ulivo, che hanno per altro già punito con i loro 740 l'ingordigia della partitocrazia.