PRIMO PASSO PER SEPARARE LE CARRIERE DEI MAGISTRATI
ROMA Ecco in sintesi, che cosa prevede il testo Boato approvato (anche se solo provvisoriamente), dalla commissione Bicamerale:
Giudici e Pm soggetti solo alla legge.
L'ingresso in magistratura continua ad avvenire attraverso un concorso pubblico. Poi, tre anni comuni di tirocinio in un consiglio giudicante quindi l'assegnazione alla funzione di giudice o di pm. Per passare dall'una all'altra funzione bisogna superare un concorso interno.
Csm diviso in due sezioni.
La prima è per i giudici ordinari, l'altra per i pm. Il Csm è composto per tre quinti da rappresentanti dei giudici e per due quinti da componenti scelti dal Parlamento.
Azione disciplinare.
Viene istituita una Corte di giustizia chiamata a giudicare sull'azione disciplinare contro i magistrati, composta in prevalenza da rappresentanti della magistratura. La Corte giudica i casi di magistrati sia ordinari sia amministrativi.
Ricorsi.
I cittadini potranno ricorrere direttamente alla Corte costituzionale.
Tribunali militari.
Sono aboliti i tribunali militari in tempo di pace.
Azione penale.
Resta obbligatoria. Con il voto di ieri sera la commissione Bicamerale ha deciso di rinviare l'esame degli emendamenti sul capitolo riguardante la giustizia al prossimo settembre. Infatti la Commissione, come prevede la sua legge istitutiva, tornerà a riunirsi all'inizio di settembre per vagliare gli emendamenti che entro luglio, ogni parlamentare, sarà libero di presentare. In quella sede verranno riesaminati tutti gli emendamenti sulla giustizia accantonati con il voto di ieri. "E andata bene", ha commentato lo stesso Marco Boato. "Le forze politiche tutte, di maggioranza e opposizione, hanno dimostrato un grande senso di responsabilità".