»VOGLIO UN VERDETTO RAPIDO
PANNELLA AI GIUDICI: HO OFFERTO QUELL'HASHISH, VOI DECIDETEVI
Il leader dei riformatori aspetta da due anni il pronunciamento del tribunale
ROMA L'ennesima provocazione di Marco Pannella va in scena nell'aula del Tribunale dove è in corso il processo contro di lui. Il dibattimento è nato dalla clamorosa manifestazione messa in atto il 27 agosto di due anni fa dal leader dei Riformatori e da altri esponenti del movimento politico. Di fronte a numerose persone che si erano raccolte nel mercatino di Porta Portese per lo shopping domenicale, Pannella cominciò a distribuire gratuitamente marjiuana ed hashish e scattò l'inevitabile denuncia. Ieri l'esponente politico ha consegnato una lettera ai giudici che devono decidere se assolverlo o condannarlo sollecitando una rapida definizione del processo. Pannella ricorda che recentemente la Cassazione ha emesso una sentenza che ha nuovamente sancito il principio dell'applicazione di pene severe anche per chiunque ceda senza corrispettivo droghe leggere. Secondo il leader dei Riformatori, sono troppi due anni dalla vicenda senza una sentenza. E, a questo proposito, precisa che da 33 anni, ormai, lotta »pub
blicamente contro il formarsi, l'estendersi, la mostruosa crescita del flagello detto "della droga" e che, perciò, si difenderà non esercitando in alcun modo il diritto di difesa e chiedendo, »con fiducia, che in tal modo mi si assicuri quel processo rapido e certo che la Costituzione prescrive e che leggi, ordinamenti, strutture, troppo spesso impediscono di celebrare. Anche, se non in primo luogo, ai giudici di questo paese .
L'esponente politico che da sempre si batte per la liberalizzazione delle droghe leggere pretende una definizione in tempi brevi del dibattimento. E specifica, infatti, nella sua lettera: »Ora, quel che mi importa, la sola "difesa" che mi interessi, che mi urge e urga, è la vostra sentenza nella speranza che la legge non obblighi a giudicare secondo la più assoluta e manifesta delle irragionevolezze, come la Corte Costituzionale, lo scorso anno, mi è parso volesse suggerire e decretare. Signori giudici, rispetterò comunque la vostra sentenza . Poi l'esponente politico ricorda che lui e quanti lo seguono nella sue battaglie, »da non violenti, abbiamo lottato contro lo sterminio per fame nel mondo con la fame e la sete delle nostre lotte non violente, con risultati che sono ignorati ma che hanno consentito la salvezza di milioni di vite. Ora la lotta riguarda la "droga" aggiunge Pannella nella speranza, prima ancora che gandiana, socratica, che la città dinanzi alla denuncia dello scandalo di leggi o di sent
enze ingiuste le riformi, le migliori .