FOSSA BOCCIA LA CLASSE POLITICA: "E' MOLTO INFERIORE AI CITTADINI"

Di R.P.

ALESSANDRIA I politici si affannano a fare le riforme, litigando e accordandosi dopo riunioni estenuanti? La Bicamerale lavora giorno e notte per "partorire" qualcosa di concreto entro la scandenza del 30 giugno? Questo sforzo non sembra essere molto apprezzato da Giorgio Fossa, presidente della Confindustria, che ieri era ad Alessandria, dove ha partecipato all'annuale assemblea dell'Unione degli imprenditori della provincia, e se l'è presa con le incertezze e le titubanze degli inquilini dei palazzi romani. "La nostra classe politica ha detto Fossa è inferiore ai cittadini". Una frase dura, che non lascia spazio a equivoci e che ha provocato la reazione di uno dei parlamentari presenti, Renzo Penna, dell'Ulivo, che gli ha ribattuto: "Avendo ascoltato con attenzione l'intervento di Fossa, mi sento di dire che il pulpito non è il più adeguato per questo tipo di prediche".

Ma le parole di Fossa, probabilmente, sono suonate come musica per molti degli imprenditori presenti. Così, a dar man forte al presidente della Confindustria, è stato il presidente degli industriali alessandrini, Giancarlo Cerutti, amministratore delegato di un gruppo leader mondiale nel settore delle macchine per la stampa. "Il nostro ha affermato Cerutti è un Paese che agisce solo quando è all'angolo, che si fa condizionare dalle varie corporazioni e da una classe politica interessata al consenso". E ha aggiunto: "Ricordiamo che cosa disse Helmut Schmidt: se un Paese ha una classe dirigente di quart'ordine, può fare tutte le riforme che vuole, ma la classe dirigente rimane di quart'ordine". A buon intenditor, poche parole.