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Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 28 giugno 1997
Da "Il Farmacista" del 22 maggio 1997 - pag. 6

CAMBIAMENTI RADICALI

Il Movimento dei Club Pannella Riformatori ha presentato due referendum sulla farmacia

I quesiti già depositati presso la Corte di Cassazione, propongono l'abrogazione degli Ordini dei farmacisti e delle norme che regolano la titolarità delle farmacie, la pianta organica, il quorum, i concorsi

La già poco stabile salute delle farmacie italiane potrebbe ricevere un ulteriore, durissimo colpo. Da una parte, infatti, alla Camera e al Senato cresce il numero delle proposte di legge nelle quali si parla di trasformazioni dell'attuale assetto del servizio farmaceutico: dall'altra non di è ancora spenta l'eco delle ipotesi di modifica del sistema distributivo contenente nel documento della Commissione Welfare. Ora, a far salire la pressione di un settore già in fibrillazione, ci si mette anche il Movimento dei Club PannellaRiformatori: tra le numerose richieste di referendum popolare da questo depositate presso la Corte di Cassazione due interessano direttamente il servizio farmaceutico. E con effetti di non poco conto: si consideri che la prima chiede l'abrogazione degli Ordini professionali dei farmacisti, l'altra va a incidere, invece, sulle norme che regolano titolarità, pianta organica, quorum, criterio della distanza, procedure concorsuali, decentramento (si veda il testo dei due referendum in ques

ta pagina). Insomma, se l'iter della raccolta delle 500mila firme necessarie per indire il referendum andrà a buon fine, i cittadini italiani saranno chiamati a pronunciarsi su una questione che, in sostanza, riguarda direttamente la sopravvivenza o meno della farmacia così come la conosciamo. Un passo necessario, secondo Benedetto Della Vedova, rappresentante del Movimento promotore dei referendum, per giungere a quella "liberalizzazione dell'accesso alle professioni e alle attività economiche e commerciali che a nostro avviso rappresenta uno degli snodi importanti e fondamentali per la trasformazione del Paese". Un impegno testimoniato non solo dai referendum che riguardano il mondo della farmacia, ma anche da quelli già presentati per abrogare le norme che regolano l'organizzazione professionale dei giornalisti e quello, più recente, riferito invece agli organi di governo della professione di notaio. Insomma una sorta di "rivoluzione" per le professioni liberali i cui Ordini e Albi rappresentano, almeno s

ulla carta, una forma di garanzia per il cittadino verso la prestazione resa da quei professionisti. "Certo, tutte le cose nuove comportano dei rischi" ha affermato Della Vedova "e abbiamo attentamente considerato questo problema. Riteniamo però che le funzioni di unità generale, e tra queste anche quella di garanzia per il cittadino, svolte da un Ordine professionale possano essere affidate a organismi diversi che non traggano dal loro svolgimento la forza per garantirsi benefici o posizioni di monopolio".

ALTERNATIVE PER NON DISTRUGGERE

E poche preoccupazioni da parte del Movimento dei Club Pannella anche riguardo ad un'eventuale diminuzione della presenza sul territorio delle farmacie derivante dalla possibile chiusura di quelle posizionate nelle zone più disagiate del paese. Che invece per Franco Caprino, segretario nazionale della Federfarma, è un pericolo gravissimo. "E necessario" afferma "che i cittadini comprendano che in questa prospettiva rischiano di non trovare più una farmacia sotto casa e di dover, magari, fare chilometri per poter avere farmaci. Non possiamo in alcun modo condividere proposte di questo tenore destinate soltanto a produrre confusione e sfascio, così come non è possibile pensare di distruggere un sistema che pure la gente apprezza per la sua efficienza

 
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