Cinquemila in coda per i soldi di PannellaDi Ottavio Rossani,
TREVISO Ancora una volta Marco Pannella ha fatto centro. Anche se l'iniziativa di distribuire 50 mila lire a testa a Treviso, come restituzione della quota di finanziamento pubblico spettante alla lista PannellaRiformatori, facilmente può essere definita demagogica. E infatti Carlo Giovanardi, presidente dei deputati Ccd, ha ironizzato, sottolineando che Pannella ha strappato i 2 miliardi e 700 milioni di finanziamento »a Berlusconi con un lodo arbitrale: mi sembra la geniale azione demagogica che non risolve ma complica il problema del finanziamento della politica .
In ogni caso, Pannella è riuscito ad attirare una folla per tutto il giorno, ieri, in piazza della Borsa, chiamata il »tempio del denaro , perché ci sono due banche più la Camera di commercio. L'happening è cominciato alle 7 di mattina: a tagliare il traguardo del primo »cinquantone è stata Anna Prizzon, 83 anni, di Treviso. »Cinquantamila lire non si possono rifiutare. Ogni mese ne spendo di più in medicine . Dopo di lei, molti altri anziani, mattutini. Poi, durante la giornata, fino alle 8 di sera quando l'afflusso è stato bloccato sono sfilate ordinate, sotto il sole cocente, circa 5.500 persone. Sono stati distribuiti 275 milioni. In compenso, come contributi volontari, sono stati raccolti meno di 10 milioni.
Anche il vostro cronista ha »prelevato le cinquantamila: generalità su un foglio che spiegava trattarsi di una donazione non soggetta a tassazione, e carta d'identità. La somma: 5 banconote da 10 mila. Sopra a ognuna di essere, una stampigliatura, che dice: »Questa banconota fa parte del bottino rubato a ciascun cittadino con la legge del finanziamento pubblico ai partiti. La "Lista Pannella" ha deciso di non usare questo danaro rubato e restituirlo. Fanne buon uso .
Quale uso? Molto semplice. Basta ascoltare qualcuna di queste migliaia di persone in fila, la maggior parte giovani, casalinghe, ma anche distinti e ricchi signori, e turisti. Alberto Budini,23 anni, studente e commesso di libreria: »Fanno comodo, lo dico francamente. Inoltre, Pannella rompe le palle. E allora io lo sostengo . Fabrizio Giomo, 16 anni, studente: »Mi sono consultato in famiglia. Io e i miei genitori abbiamo concluso che si tratta di un buon gesto. E poi, mi servono . Un'anziana signora: »Io ho votato per lui. Avrò diritto a ricevere anch'io questo regalo! . Mattia Biancardi, 28 anni, studente di statistica a Padova: »Sì, cinquantamila lire sono niente. Ma a qualcosa servono. Guarda che la gente qui è in fila solo per i soldi, mica per gli ideali . Mirella Sprigico: »Beh, paghiamo le tasse, quindi anche una piccola somma se mi spetta la vengo a prendere .
Pragmatismo, buon senso, opportunismo: tutti sentimenti legittimi. Ben pochi però fanno attenzione alle parole di Pannella che durante un comizio ha dovuto più volte richiamare la folla per farsi ascoltare. Tuttavia lo slogan che faceva da sfondo sul furgone blindato al centro della piazza, con dentro i soldi da distribuire, e cioè »Partiti ladri e corrotti, restituite la refurtiva , ha fatto presa. Perché ci sono anche commenti del tipo: »Se i cittadini hanno abrogato il finanziamento pubblico, perché i partiti se lo sono ripreso introducendo il 4 per mille? .
Come tutte le kermesse, anche questa ha avuto momenti inattesi, imprevedibili: un ricco signore di Milano ha preso le 50 mila lire ma ne ha lasciate nell'urna dei contributi volontari il triplo; un pensionato ha lasciato per intero la somma: »Io non ne ho bisogno; aiutate un altro .
Nella fila due persone sono svenute. Una tossicodipendente ha preso Pannella per un braccio e non voleva lasciarlo stendendosi sulla transenna.
Pannella, qual è il bilancio della giornata?
»Il bilancio lo facciano gli altri. Ognuno valuti il significato di questa gente in fila , risponde allargando le braccia verso le transenne. Qualcuno è riuscito a ottenere due volte la cifra con lo stesso documento di identità. Il controllo alfabetico, per un paio di casi, ha fatto cilecca. »Ma non è poi così importante. Chi l'ha fatto evidentemente ne aveva bisogno .
Qui avete distribuito una piccola cifra. Continueranno in altre città gli appuntamenti?
»Finché avremo parte dei 2 miliardi e 700 milioni dice Pannella continueremo. Dove sarà la prossima volta, non so ancora. Era giusto cominciare da Treviso, dove c'è stata la più alta percentuale di votanti per i referendum, cioè il 40 per cento .
Sul fronte delle reazioni, l'ex ministro degli Esteri Antonio Martino parla di »iniziativa molto indovinata: il problema è che ciò che viene prelevato in modo inaccettabile o illegittimo dalle tasche dei contribuenti, giustizia vuole che venga restituito .
Maurizio Gasparri, coordinatore di An, approva il gesto coerente, anche se Pannella »dovrebbe ricordare di aver fatto spendere più di 800 miliardi per referendum rimasti senza quorum .
»Non mi stupisce il successo dell'iniziativa e guardo Pannella con invidia . Così Ottaviano Del Turco, senatore dei SI: »E per due ragioni: per la sua fantasia che è inesauribile e per il fatto che, beato lui, può spendere due miliardi in questo modo. Se noi socialisti avessimo due miliardi potremmo far rinascere l'"Avanti" .
Angelo Fredda, deputato del Pds, ritiene che si tratti di »un'iniziativa propagandistica . »Sono favorevole aggiunge perché si mantenga, e anzi si articoli meglio, una legge di finanziamento pubblico per la politica . Alberto Paolo Lembo, della Lega nord, dice che l'iniziativa è una "tipica pannellata". »Pannella osserva Lembo non ha bisogno del finanziamento pubblico perché ottiene i soldi in altro modo. Riesce a far sperperare centinaia di miliardi allo Stato italiano per referendum che vengono disertati dagli elettori. Riesce a fare accordi con Berlusconi per cui, alla fine, se non prende i voti riesce a prendere i soldi .
Ma Pannella ribatte: »Non siamo noi a fare scandalo. Sono gli altri con le ruberie il vero scandalo .