Roma, 18 luglio 1997
Sul voto di ieri al Senato che ha prorogato al 31 dicembre il possibile versamento del 4 per mille ai partiti, Radio Radicale ha raccolto alcuni commenti:
"Non è la proroga - afferma Antonio Marzano, responsabile economico di Forza Italia - la questione principale. Proroga significa solo che chi aveva l'intenzione di farlo e non l'ha fatto ha ancora questa possibilità. Bisogna invece tornare al problema principale del finanziamento ai partiti. La soluzione prevista dalla legge non è adeguata né per i risultati - le esigenze dei partiti sono costose - né per il meccanismo. Bisogna adottare forme di finanziamento libero come negli Stati Uniti".
Per Ernesto Caccavale - deputato europeo di Forza Italia - "siamo in piena restaurazione partitocratica. Il Palazzo si allontana sempre più dal Paese reale. E' ormai chiaro l'esercizio arrogante di una oligarchia che fa il bello e il cattivo tempo con i soldi dei cittadini che possono reagire tornando a firmare il referendum per l'abrogazione della legge. C'è nausea di questa politica e di questi partiti. Le speranze del '94 sono naufragate, il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica non c'è stato, si è sostituita alla vecchia la nuova partitocrazia".
Per Athos De Luca, Senatore dei Verdi, "questa storia del finanziamento ai partiti è un pasticcio. Non c'è stata chiarezza e non si è consentito agli elettori nemmeno di scegliere di dare il proprio denaro al partito di appartenenza. Se prosegui nel pasticcio, come con la proroga, finisci, come si dice a Roma, per infognarti e così la legge diventa sempre più odiosa. Bisogna passare al più presto dal finanziamento ai partiti al finanziamento della politica a partire dai servizi (affitto, telefono, luce ecc.)".