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Partito Radicale Rinascimento - 29 luglio 1997
FINANZIAMENTO AI PARTITI: REFERENDARI "ED ORA TUTTI A FIRMARE PER ABOLIRLO"
Invito a Scalfaro a non firmare la legge

Roma, 29 luglio 1997

Dichiarazione di Rita Bernardini, David Carretta, Mariano Giustino, Rino Spampanato, Lucio Bertè e Piero Vernaglione dopo nove giorni di digiuno al termine dell'approvazione da parte del Parlamento del decreto che contiene la proroga per la presentazione delle dichiarazioni della destinazione del 4 per mille ai partiti politici:

"La nostra iniziativa è stata volta a far conoscere agli italiani il comportamento dei parlamentari, per impedire in primo luogo che il furto passasse sotto silenzio con un paese ridotto all'ignoranza. Grazie al nostro sciopero della fame gli italiani ora hanno una ulteriore conferma che questi partiti sono ladri. La partitocrazia che oggi porta a casa un altro bottino siamo convinti che lo pagherà caro perché quando partiti e politica agiscono in maniera così avversa ed aliena ai sentimenti dell'opinione pubblica prima o poi ne pagano le conseguenze. Agli italiani indignati e offesi diciamo: Coraggio.

In tutte le segreterie comunali esiste ancora per tutto il mese di agosto la possibilità di arrestare i ladri firmando il referendum per abolire la nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti.

Abbiamo a lungo meditato se proseguire o meno lo sciopero della fame valutando l'ipotesi di rivolgerlo a Scalfaro per chiedergli di non ripetere quanto ha già fatto sulla legge istitutiva del 4 per mille ai partiti, ovvero per chiedergli di non controfirmare questo provvedimento. Riteniamo però di non poter rivolgere una iniziativa di dialogo e di fiducia a chi, nei fatti concreti, ha usurpato i propri poteri. Se Scalfaro volesse per una volta tornare ad essere un Presidente della Repubblica sa cosa fare".

 
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