Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella.Roma, 31 luglio 1997
Se le indiscrezioni verranno confermate, la via degli incentivi settoriali rappresenterà la originale via dell'Italia ulivista alla statalizzazione dell'economia.
Comprendiamo la logica "di scambio" degli incentivi proFiat, dal momento che Corso Marconi e La Stampa non hanno certo lesinato il sostegno a Prodi, ma la sola idea di fornire incentivi statali anche alle moto, alle TV, al Turismo, alla nautica, alle macchine agricole e alle affettatrici lascia interdetti. Quella che gli incentivi siano un affare per l'erario è una evidente falsità, frutto di una illusione ottica propagandata per verità contabile: con questi metodi il Governo vuole acquistare il consenso degli imprenditori utilizzando denaro pubblico.
L'esito di queste iniziative assistenzialiste e clientelari sarà di indebolire ulteriormente la forza endogena dell'industria italiana, di bloccare il faticoso tentativo di recuperare competitività sui mercati internazionali in una fase di stabilità monetaria e di perpetuare l'attitudine ad un assistenzialismo petulante che sembrava scomparsa.
Ma se anziché la via della privatizzazione dell'economia pubblica, della liberalizzazione dei mercati e della concorrenza, il Governo vuole rafforzare l'economia italiana con l'intervento pubblico, allora, davvero, perché non ritentare con l'autarchia?