Roma, 2 agosto 1997
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Le 'prudenti' e ipocrite riserve sugli ormai 'continui' straripamenti del Presidente Scalfaro dalle sue funzioni per annullare quelle del Parlamento, del Governo, dei partiti, sono espressione della totale assenza del senso dello Stato e del diritto da parte del ceto dominante in Italia, includendo in esso anche gli 'scienziati' del diritto e del diritto costituzionale. Questa volta i danni possono essere ridotti dal tradizionale allenamento di Israele, nel corso dei decenni, ad atteggiamenti nei fatti ostili di gran parte dell'Europa e dell'Italia nei momenti più difficili della sua vita. Trovo di folle imprudenza non prender atto che il Presidente Scalfaro regna e governa a suo beneplacito come gli pare, realizzando alto tradimento e continuo attentato contro la Costituzione, i diritti dei cittadini, le prerogative dei vari organi costituzionali.
Le forze e le personalità politiche che subiscono tutto questo non sono culturalmente, civilmente e moralmente legittimate ad occuparsi, con bicamerali e costituenti che siano proprio della nuova Costituzione, poiché è provato che essi non potranno che ignorare, abusare o tradire, quella che oggi avrebbe dovuto e dovrebbe essere vigente.
Una opposizione 'liberale' che in Parlamento e nel Paese taccia, come oggi tace, è virtualmente peggiore delle maggioranze e dei governi che hanno almeno come alibi quello della 'ragion di Stato'."