Se Bossi fosse davvero antisindacatocratico sosterrebbe i referendum depositati nelle segreterie comunali per l'abrogazione delle trattenute in busta pagaRoma, 20 agosto 1997
Comunicato della Lista Pannella
Umberto Bossi continua imperterrito nelle sue chiacchiere estive, prive di qualsiasi concretezza politica: i nuovi idoli polemici leghisti, contro la sindacatocrazia e per la riforma della giustizia, non sono altro che sterili ed inconcludenti manovre partitocratiche.
Non si comprende bene, infatti, con quali strumenti questi obiettivi possano esser concretamente raggiunti, mentre, da ormai oltre due mesi sono a disposizione di tutti i cittadini presso le segreterie comunali alcuni quesiti referendari che consentirebbero di abbattere il sindacato burocratico e parastatale nel giro di alcune decine di settimane, così come sarebbe possibile chiamare a raccolta il paese su temi cruciali per la riforma della giustizia.
Se Bossi fosse davvero intenzionato a far fuori i partitocrati di 'Roma ladrona' e non invece un loro indispensabile alleato, avrebbe già mobilitato il popolo della cosiddetta 'padania' presso tutte le segreterie comunali dei comuni del Nord per sottoscrivere - ad esempio - il referendum per l'abrogazione delle trattenute in busta paga, anziché porre condizioni ad un Polo che come già dimostrato rispetto all'accordo elettorale con i Riformatori, alle scorse elezioni politiche non è assolutamente capace di rispettare i patti.