LE MOTIVAZIONI? TUTTE DA SCOPRIRE...Roma, 29 agosto 1997
Per la Questura di Roma, la manifestazione ieri annunciata dalla Lista Pannella non s'ha da fare. Gli "sceriffi" non possono salire al Quirinale per restituire al "cittadino Scalfaro" una parte di quel finanziamento pubblico dei partiti, che il "Presidente Scalfaro" ha concorso a reintrodurre nel nostro Paese.
Quali sono le motivazioni? Il Questore Monaco ha notificato alla Lista Pannella che, sulla base de: a) decreto Galasso (così indicato); b) art.17 della Costituzione; c) art.18 del Tulps (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), la Piazza del Quirinale è "interdetta a pubbliche manifestazioni".
A ben guardare diventa però evidente che, proprio sulla base dei riferimenti normativi invocati dal Questore, non solo la manifestazione è pienamente legittima, ma, soprattutto, è la disposizione della Questura ad essere del tutto arbitraria ed infondata. Infatti:
a) Decreto Galasso: se la Piazza è un "bene ambientale" da tutelare, ma è, nello stesso tempo, aperta al traffico privato e a gruppi di turisti che superano quotidianamente le centinaia di unità, non è certo una manifestazione di una decina di persone a costituire un pericolo; alla Questura lo sanno, al punto che, non più tardi di 2 anni fa (e dunque ben oltre l'entrata in vigore del Decreto Galasso), una manifestazione organizzata dal Partito Radicale sulla pena di morte a cui parteciparono migliaia di persone si concluse proprio su P.zza del Quirinale, senza che da parte della Questura fosse sollevata alcuna opposizione. Il sospetto è che in questo caso il "monumento" da proteggere non sia la P.zza od il Palazzo del Quirinale, ma il suo inquilino, che però, al momento, non è ancora classificato come bene ambientale;
b) Art.17 della Costituzione: questo articolo recita che le manifestazioni pubbliche possono essere vietate "soltanto per comprovati motivi di sicurezza od incolumità pubblica"; Nella notifica regolarmente inoltrata alle forze dell'ordine la Lista Pannella aveva precisato che alla manifestazione avrebbero partecipato complessivamente: 15 persone, 3 cavalli, un carretto. Ora è evidente che 15 persone (dicesi 15), disarmate, agghindate in modo da non passare inosservate, per nulla minacciose, e manifestamente non intenzionate ad assaltare il Palazzo, non costituiscono un pericolo per l'incolumità pubblica; anche in questo caso è quantomai evidente che la Questura intende proteggere l'incolumità politica (e del tutto privata) di un personaggio pubblico. Ben altra cosa, dunque. E l'onorabilità politica non è certo bene tutelabile in questa forma.
c) Art.18 T.U.L.P.S: ribadendo quanto sancito dalla Costituzione, questo articolo dispone che il Questore possa impedire manifestazioni "per ragioni di ordine pubblico, di moralità, o di sanità pubblica"; non esistendo, come già detto, ragioni di ordine pubblico, quali ragioni di moralità e sanità pubbliche possono essere invocate per impedire questa manifestazione?
Nella giornata di oggi, la Lista Pannella renderà nota la propria risposta al divieto della Questura.