Roma, 29 agosto 1997
Dichiarazione di Carmelo Palma, responsabile del Comitato Promotore dei Referendum:
Con i referendum che abbiamo proposto - e che possono essere firmati fino al 10 settembre in tutti i comuni - è possibile smantellare il potere della sindacatocrazia confederale di CGIL, CISL e UIL. Il Polo, o, per meglio dire, qualche autorevole esponente del Polo, scopre la battaglia contro la triplice, ma dimentica sistematicamente che, al di là delle chiacchiere, quello referendario è l'unico strumento concreto per dare un colpo decisivo all'arroganza di Cofferati, D'Antoni, e Larizza, e per liberare Governo e Parlamento da una zavorra statalista e burocratica restituendo loro la responsabilità della politica economica e finanziaria.
La stessa Confindustria è, a volte, il miglior alleato del sindacato: non a caso fra i referendum economici si rifiutò di appoggiare proprio quelli che tagliavano le unghie ai privilegi delle organizzazioni confederali.
Dal canto suo, la Lega organizza un falò di tessere al solo scopo di sostituire la propria burocrazia sindacale a quella 'romana'.
Rimane poco tempo. Se il Polo, o una parte di esso, oppure (perché no?) la Lega, facessero sul serio potrebbe anche in brevissimo tempo convogliare decine di migliaia dei propri elettori nelle segreterie comunali o allestire banchetti per la raccolta firme. Se questo avvenisse l'iniziativa avrebbe davvero, al di là delle dichiarazioni, una qualche concretezza politica.