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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 9 settembre 1997
FORZA ITALIABERLUSCONI: PANNELLA "DEGRADO E IMBARBARIMENTO"

Roma, 9 settembre 1997

Dichiarazione di Marco Pannella:

"In modo inversamente proporzionale alla crescita di ricchezza determinata dalle migliaia di miliardi costantemente lucrati dalla sua Mediaset e dintorni - grazie al regime ed alla sua politica di regime - aumenta l'indigenza politica del povero Berlusconi. Egli trae oggi, con falsa ingenuità, pubbliche considerazioni sulla 'morte' del bipolarismo, con buona pace del suo grande aedo ed ideologo Giuliano Urbani. In realtà Berlusconi sapeva benissimo che il 'bipolarismo' non era altro che lo strumento allora necessario e praticabile per la messa a morte della riforma liberale e 'bipartitica' delle istituzioni e del sistema politico italiano.

L'alternativa liberale fu venduta e svenduta freddamente in occasione dei referendum del '95 quando la Fininvest assicurò il salvataggio dei sindacati e di migliaia di sindaci ulivisti guadagnandosi il protettorato di D'Alema, alla potenza del quale quello assicurato a suo tempo da Bettino Craxi giustamente appariva come un ricordo di dimensioni lillipuziane. Da allora il malaffare politico ha dominato il regime, Polo pienamente incluso, tanto da fare insorgere nostalgie persino per il periodo degli 'affari' di tangentopoli. In tre anni Forza Italia ha fornito e sempre più fornisce una testimonianza di degrado e di imbarbarimento della nebulosa 'liberale' e 'moderata', tale da non consentire nel presente e per il futuro nessuna possibilità di credibilità alle critiche storiche degli autentici liberali e contro le concezioni e le pratiche partitiche del mondo postleninista, giacobino, centralista e burocratico. Fra i 'liberali' dell'Ulivo e quelli del Polo non si sa chi sia il peggiore. In realtà sono i 'libe

ralitalioti' di sempre. Dei primi anni Venti, con il fascismo, dagli anni '50 in poi, subalterni nel polo democristiano come in quello comunista, e oggi nel blocco storico al potere, quello che unisce Confindustria e sindacato, Fiat e boiardi del parastato postcomunista e postdemocristiano, Mediaset e le onnipotenti forze delle 'cooperative rosse', dei partiti dei giudici e dei giornalisti."

 
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