Roma, 19 settembre 1997
Dichiarazione di Paolo Vigevano
Anche il TAR del Lazio si è dichiarato incompetente a tutelare i diritti dei cittadini in relazione alla violazione del referendum del '93 operata quest'anno dai partiti che si sono riattribuiti i soldi che il referendum aveva loro tolti.
Dopo il rifiuto della Corte costituzionale a prendere in esame il ricorso del comitato promotore del referendum del '93, riservandosi di affrontare il problema solo quando fosse stata la magistratura a sottoporglielo, nell'ordine hanno dichiarato la propria incompetenza la magistratura contabile (la Corte dei Conti), il giudice civile investito con un ricorso ex 700 dai comitati dei referendum, ed ora quella amministrativa con la sentenza del TAR del Lazio.
In una paginetta e mezza di sentenza i giudici si dichiarano incompetenti rinviando peraltro alla giustizia civile l'esame della materia.
E' evidente che al di là del kafkiano paradosso giudiziario che si sta realizzando, i fatti dimostrano che nessuno vuole affrontare nel merito il problema sollevato dalla Lista Pannella, dai comitati dei referendum e dal Partito radicale, tanto solari ne sono le ragioni e gli argomenti che le sostengono.
La Lista Pannella non si fermerà neanche di fronte a questo ostacolo, ma proseguirà nella sua battaglia in difesa del diritto dei cittadini e contro il furto realizzato attraverso questa legge di finanziamento pubblico ai partiti e valuterà nelle prossime ore se presentare comunque appello a questa sentenza, o da subito presentare ricorso al tribunale internazionale di Strasburgo.