Roma, 20 settembre 1997
Comunicato della Lista Pannella
La Lista Pannella non partecipa alla manifestazione dei sindacati che sarebbe più corretto definire: del regime. CGIL, CISL e UIL definiscono il loro ruolo di 'partito' e riducono a comparse gli uomini della maggioranza dell'Ulivo già tenuti in ostaggio in tutte le trattative sui principali temi del Governo. Il ceto burocratico, conservatore e parolaio, sfila in difesa di uno Stato inefficiente e corrotto ma avvolge questa realtà nella cortina fumogena dell'unità del Paese e del no alla secessione.
Non basta essere contro la divisione del Paese, come noi siamo, per marciare sotto le bandiere di Cofferati, D'Antoni e Larizza che con le loro politiche rappresentano il vero propulsore del motore di Bossi. A Milano e Venezia trionfa la retorica e si suggella la supremazia di chi non vuole cambiare un bel nulla al nord come al sud. I sindacati ricchi di denaro e privilegi si apprestano a tornare a Roma per stringere meglio l'assedio contro chiunque voglia tentare vie riformatrici sullo stato sociale, l'economia di mercato e per lo sviluppo del paese.