Roma 8 ottobre 1997
Il Senatore Pietro Milio della Lista Pannella, ha presentato un'interrogazione parlamentare ai Ministri della Sanità e degli Affari Sociali sullo stato di crisi della fondazione Villa Maraini che fornisce l'assistenza al maggior numero di tossicodipendenti nel Lazio, svolgendo una attività riconosciuta ed apprezzata a livello nazionale e internazionale.
"Considero molto grave che strutture come quella di Villa Maraini, che ha fornito con efficienza servizi ai tossicodipendenti e ai malati di AIDS, rischi la chiusura con conseguenze irreparabili per i suoi numerosi assistiti compromettendo la situazione non solo dei tossicodipendenti ma anche della società nel suo complesso. Ma ancor più mi preoccupa il fatto che vi sia un rischio di chiusura nonostante la Croce Rossa Italiana, che gestisce le attività della fondazione, abbia avuto negli ultimi anni avanzi di bilancio e che da parte dei Ministeri interessati vi sia una sorta di disinteresse per le sorti di questa fondamentale struttura.
Credo che dietro questa vicenda si celi il solito moralismo di stato contro la droga e chi si droga, un moralismo che, nonostante l'antiproibizionismo riduca i costi economici, criminali e sanitari legati all'uso delle droghe ne impedisce l'affermazione. Un moralismo che rende sempre più attuali le azioni di disobbedienza civile sulla droga promosse dalla Lista Pannella".
In allegato testo dell'interrogazione.
Al Ministro della Sanità e degli Affari sociali
Per sapere,
premesso che:
la fondazione Villa Maraini opera in Roma nella assistenza ai tossicodipendenti con il maggior numero di utenti in carico tra tutti i servizi pubblici e privati della Regione Lazio;
la Croce Rossa Italiana, che promesse 21 anni fa le attività antidroga di Villa Maraini con fornitura gratuita di locali, automezzi, utenze e lavoro dei propri volontari, ha riconosciuto la Fondazione come proprio braccio operativo nei settori delle tossicodipendenze e dell'AIDS, con una modifica statutaria che ha determinato l'inserimento di rappresentanti della CRI stessa tanto nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione che nel Collegio dei Revisori dei Conti;
a dispetto dell'importanza del lavoro svolto che è ben conosciuto ed apprezzato anche a livello internazionale oltre che nazionale, la Fondazione non dispone di fondi che assicurino la certezza delle sue presentazioni ed è in procinto di chiudere per questo motivo le sue attività;
per quale motivo la CRI non si sia fatta carico di assicurare la continuità terapeutica ed assistenziale di Villa Maraini pur in presenza di avanzi di gestione nelle ultime annualità di bilancio;
quali misure intendano adottare il ministro della Sanità e quello degli Affari Sociali per evitare la chiusura della struttura e conseguenze irreparabili per gli assistiti.