Roma, 30 ottobre 1997
Rita Bernardini della Lista Pannella Antiproibizionista e referendaria commenta così la presa di posizione odierna dell'Osservatore Romano:
"Grazie alla nostra lotta più che ventennale contro il proibizionismo e per la legalizzazione dell'aborto, abbiamo impedito che milioni e milioni di aborti si praticassero nel nostro Paese. La nostra azione costante che si è manifestata con la disobbedienza civile e con il ricorso al voto popolare e referendario, è stata sicuramente più efficace delle prediche domenicali. La legge, non altro, ha quasi sconfitto il flagello dell'aborto clandestino, di massa e di classe a cui il proibizionismo fondamentalista anche sui metodi contraccettivi condannava le donne italiane. Certo, anche noi esprimiamo, e lo facciamo da tempo, la nostra opposizione ad una legge, la 194, che nei fatti costringe la donna a rivolgersi esclusivamente alle strutture pubbliche senza poter ricorrere anche agli ambulatori e alle cliniche private. Infatti, grazie al compromesso catto-comunista degli anni 70, in Italia si configura un vero e proprio aborto di Stato con medici-giudici chiamati a sindacare sulle motivazioni che portano le donn
e a prendere una così grave e importante decisione. Rimuovere questa anomalia, consentirebbe di ridimensionare ulteriormente il ricorso all'aborto anche in quelle aree del Paese dove l'interruzione volontaria della gravidanza viene negata sistematicamente nelle strutture pubbliche."