IL GOVERNO EUROPEISTA SOLO A PAROLE, DIFENDE IL MONOPOLIO TELECOM"Roma, 4 novembre 1997
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella.
"Nonostante gli italiani siano letteralmente storditi dai proclami europeisti che rimbalzano dai giornali agli schermi televisivi, domani l'Unione Europea aprirà una procedura di infrazione contro l'Italia per la non corretta attuazione della direttiva comunitaria sulla liberalizzazione del mercato delle TLC. Il Governo non può illudere i cittadini e i contribuenti che all'appuntamento europeo si possa giungere preparati, semplicemente, grazie a qualche palliativo sul fronte della finanza pubblica: senza mercati flessibili, competitivi e liberalizzati l'economia italiana verrà presto sopraffatta nella competizione senza rete che caratterizzerà l'Europa dell'Euro.
Laddove sarebbe stato necessario premere sull'acceleratore - la liberalizzazione del mercato delle TLC e la fine dei monopoli - il Governo continua a tirare il freno a mano e non rispetta nemmeno le scadenze comunitarie. Per questa via, forse si cerca di salvaguardare la privatizzazione Telecom garantendo ai risparmiatori italiani di restare soci di una società monopolista, ma si nega all'economia nel suo complesso la possibilità di concorrenza, sviluppo e occupazione in un settore strategico come le TLC.
I ritardi sul secondo gestore della telefonia mobile e sull'Authority sono ormai intollerabili. Su quest'ultimo punto ribadiamo la nostra proposta di affidare da subito all'Antitrust di Giuliano Amato e alle norme comunitarie il compito di tutelare almeno in via provvisoria produttori e, soprattutto, consumatori, aprendo da subito la via della liberalizzazione e della concorrenza".