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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 5 novembre 1997
RAI TV: LISTA PANNELLA: "SONO MAGALLI E BAGLIONI I PROBLEMI DEL SERVIZIO PUBBLICO?"

Roma, 5 novembre 1997

Dichiarazione di Carmelo Palma, della Lista Pannella

"Quest'oggi, mentre la Commissione di Vigilanza si apprestava a "censurare" la Rai per il comportamento tenuto nei giorni della crisi di governo, siamo andati a manifestare dinanzi a Palazzo San Macuto. Abbiamo consegnato al Presidente Storace ed al Vicepresidente Paissan un dossier che documenta, in modo inoppugnabile, la deliberata ed assoluta esclusione della Lista Pannella da tutti i programmi di approfondimento politico.

Abbiamo offerto, dunque, ai componenti della Vigilanza l'occasione per vedere, oltre alla "pagliuzza" su cui stanno accanitamente discutendo, anche la "trave" su cui, da anni, evitano accuratamente di parlare, di discutere, di indignarsi. Vedremo se sapranno farne tesoro, o se confermeranno che lo "scontro" in atto è semplicemente quello che oppone chi vuole una "Rai dei partiti"- e se ne sente escluso - e chi difende un "partito della Rai"- in cui ha faticosamente conquistato posizioni di potere.

Vale però la pena di ricordare che in questi giorni la questione del ruolo e i doveri del servizio pubblico radiotelevisivo è stata seppellita dal dibattito di assoluta ed abusiva preminenza giornalistica relativo ai risultati di alcune trasmissioni di spettacolo e intrattenimento. La questione-Rai non sembra più essere - nemmeno in parte - quella dell'informazione negata o dell'informazione di regime (cioè della violazione di doveri giuridici e deontologici, su cui occorrerebbe richiamare il servizio pubblico) ma quella di Fantastico e Sanremo, Montesano e Magalli, Fazio e Baglioni.

Se la Corte costituzionale non avesse per ben due volte sequestrato il referendum per l'abolizione della pubblicità Rai, e le reti Rai non fossero divenute - di fatto - commerciali, il problema lo avrebbero risolto gli elettori. Però, la Rai rimane anche la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, e ha dunque doveri e interessi "istituzionali", a cui sarebbe il caso che ottemperasse.

Che la Rai perda una battaglia di "ascolti" è cosa seria. Ben più grave è però che i cittadini ed i contribuenti perdano il diritto di essere informati".

 
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