Roma, 5 novembre 1997
Il candidato sindaco del Polo, Pierluigi Borghini, ha dimostrato di avere in questa campagna elettorale per Roma poche idee da spendere, e quelle poche sono quanto meno disastrose. L'ultima, in ordine temporale, riguarda la riforma del corpo dei Vigili Urbani i quali, secondo Borghini, devono essere armati per poter far fronte alle situazioni di estremo pericolo cui vanno incontro nelle strade cittadine.
"Salutiamo con preoccupazione l'avvento di una città armata" commenta il consigliere della Lista Pannella, Piercarlo Rampini, che da sempre e pressoché da solo, ha cercato di scongiurare questa drammatica eventualità.
"Il ruolo dei Vigili Urbani va sicuramente rivalutato" - prosegue Rampini - "ma in senso civico. Il vigile di quartiere, a differenza di quello evocato da Borghini, per noi è molto simile al "bobby" inglese, vicino alla gente, che opera e lavora al servizio della gente. La difesa e i compiti di repressione dei reati contro il patrimonio e le persone devono essere svolti dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri.
La scelta della Lista Pannella di non appoggiare un candidato "pistolero" si rivela ancora una volta giusta".