Parla Antonio Lubrano, direttore delle news di Tmc
(La Repubblica, 16 novembre 1997))
Antonio Lubrano, direttore delle news di Telemontecarlo, si sente sotto accusa per il caso Pannella?
"Bisogna dire che noi, all'interno di un telegiornale che dura 16 minuti cerchiamo di essere il più possibile distaccati, equilibrati. Gli spazi destinati a Pannella e alle altre forze più piccole sono inevitabilmente ridotti, perché ci deve essere una equa distribuzione dello spazio. Ma Pannella è un uomo evento, è un uomo notizia. Ha voglia di dire che tutti lo trascurano. Qualsiasi cosa faccia, i giornali gli danno uno spazio enorme e le televisioni se ne occupano. Perché è abile, intelligente, sa come far parlar di sé. Nel momento in cui Tmc avrà nel palinsesto, da febbraio, uno spazio per l'approfondimento per la politica è chiaro che daremo più spazio non solo a Pannella, ma a tutti quelli che avranno un ruolo politico".
Adesso tutti corrono a dire che Pannella ha ragione...
"C'è un conformismo nei confronti di Pannella, sembra un mostro sacro che nessuno può toccare. Ho profondo rispetto per le sue battaglie, come cittadino gli sono grato per le libertà che attraverso di lui abbiamo ottenuto. Ma da questo ad osannarlo tutte le volte che fa lo sciopero della fame ne corre. In questo caso mi dispiace come persona, auspico anche io nel mio piccolo che sospenda lo sciopero. Ma lo dico come persona che lo stima come un simbolo del nostro paese. Ma non me la sento di osannarlo per ogni cosa che fa".
Non crede che usi abilmente il ricorso allo sciopero?
"So che questo è anticonformista, ma spesso l'ho pensato, debbo ammetterlo. Ho pensato che questo lamentarsi sempre, non voglio dire che faccia la vittima, in qualche modo ha fatto il suo gioco politico. Ma bisogna riconoscere che è un uomo di pubbliche relazioni eccezionale. Ha sempre la trovata, l'idea, questo bisogna riconoscerlo. L'idea del fantasma per quanto possa essere discutibile era un'idea. Come lo era lo sciopero della fame, quando lo ha fatto la prima volta. Ma adesso ci siamo abituati. C'è sempre un limite a tutte le cose. Ma poi perché si lamenta solo lui e gli altri piccoli non lo fanno?"
Rifondazione e Verdi si lamentano...
"Francamente non si possono proprio lamentare. Poi il servizio pubblico ha il dovere di rispettare lo spazio per tutti. Per i privati è diverso. Per noi è diverso, ma garantisco che non c'è pregiudizio nei confronti di Pannella. Da febbraio in poi lo potremo dimostrare".
(si.bu.)