Roma, 24 novembre 1997

Gustavo SELVA, Vicepresidente del gruppo AN a Radio Radicale:

"Voglio che Radio Radicale viva perché, non voglio esagerare, ma la democrazia dipende molto da ciò che fa Radio Radicale. Compie il migliore servizio, parlamentare, informativo, dei congressi ecc. La gente sa in politica, a fondo, ciò che trasmette Radio Radicale.

Anche l'idea di Iuri Maria Prado (oggi sul Giornale ndr) è da prendere in considerazione: Silvio Berlusconi, che a giusto titolo si lamenta della carenza o della unilateralità della informazione, dovrebbe acquisire Radio Radicale, sarebbe l'uovo di colombo.

Salvare questo prezioso patrimonio è un servizio reso alla democrazia".

Giovanna MELANDRI, responsabile informazione del Pds:

"Bisogna trovare una soluzione e far sì che in questo periodo di transizione, che può essere più o meno lungo, il servizio non venga meno. Quindi anche nella prospettiva con, nel frattempo, una momentanea interruzione del servizio. Sono convinta che Radio Radicale continua ad essere un microfono aperto sul palazzo, sulla politica, sulla cultura prezioso, anzi preziosissimo. Sono convinta che è importante difendere questo servizio che anch'io penso in prospettiva debba essere gestito e affidato a un concorso di soggetti tra cui anche la Rai. Il problema è come governare la transizione in modo da non spegnere, chiudere il microfono e mettere sotto silenzio un servizio preziosissimo. Si sta discutendo di diverse ipotesi.

Penso che occorrerebbe individuare un tempo congruo - qualcuno dice un anno, qualcuno tre mesi, si può trovare un punto di intesa - sufficiente in modo che il servizio continui, quindi come proroga alla convenzione, e si disegni un nuovo microfono aperto per Radio Radicale".