DICHIARAZIONE DI PAOLO PIETROSANTIRoma, 25 novembre 1997
Le polemiche succedute alla morte del giovane Andrea senza casco sul motorino a me sembra palesino alcuni aspetti anche raccapriccianti dello stesso modus vivendi sedimentato nella nostra societa'.
A parte e non escludendo tutto quanto puo' dirsi a proposito del Corpo dei Vigili urbani di Roma, non e' ragionevole affidare a un vigile il compito di vagliare se il volto o le dimensioni antropometriche di una persona in motorino (senza casco ma magari con un berretto) siano quelli di un minorenne oppure di un adulto. Fa un po' paura che le polemiche, e le repliche, insistano su questo.
Ancor piu' paura fa pero' il fatto che nessuno - nessuno - sottolinei che l'Italia e' uno dei pochi paesi in cui i dueruotisti maggiorenni possano circolare senza casco sugli scooter da 50 cc.
Nessuno che abbia nemmeno evocato il punto di ragionevolezza per cui basterebbe che l'obbligo di casco valesse per tutti: come in moltissimi altri paesi.
Sembra ci si dimentichi di cosa la normativa sul casco sia stato frutto: un compromesso con le industrie interessate a limitare al massimo il vincolo del casco. Invece si da' per scontato che sia giusto e opportuno che in Italia la legge consenta ai maggiorenni di andare in giro senza casco.
E ce la si prende con i vigili se non fermano i ragazzi senza casco.
Potenza delle - o della - industrie...
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