Roma, 25 novembre '97
Dopo la perquisizione dell'abitazione avvenuta giovedì scorso, Mariano Giustino della Lista Pannella è stato oggi interrogato dal Dott. Francesco Di Maio capo della "narcotici" della Questura di Roma.
Si ricorda che Mariano Giustino il 25 Ottobre scorso aveva preso la parola dal palco allestito dalla Lista in Largo Goldoni in occasione di una delle tante manifestazioni di disobbedienza civile. Dal palco, Mariano Giustino aveva espresso le sue convinzioni in merito all'antiproibizionismo sulle droghe, mentre altri militanti in piazza e nelle strade limitrofe si facevano arrestare per cessione gratuita di hashish. A Giustino è stato contestato il "concorso morale e materiale" per i reati di istigazione all'uso di sostanze stupefacenti oltre che di illecita detenzione e cessione delle medesime.
In merito all'interrogatorio di oggi, Rita Bernardini, arrestata quel giorno assieme a Marco Pannella, Pierluigi Camici, Alessandro Caforio, Mauro Zanella, Cristiana Pugliese e Antonio Borrelli, ha dichiarato:
"Siamo di fronte ad un macroscopico abbaglio dei pur bravi e scrupolosi appartenenti alla Sezione Narcotici della Questura di Roma. Mariano Giustino ha solamente espresso le sue opinioni sull'antiproibizionismo in tema di droghe, senza prendere parte in alcun modo all'organizzazione delle azioni di disobbedienza civile di cui io stessa, assieme a Marco Pannella e Olivier Dupuis, sono responsabile come in ogni sede, anche di interrogatorio, ho dichiarato. Certo, non capita tutti i giorni che per i reati connessi al "traffico" di sostanze stupefacenti, le forze dell'ordine e i magistrati si trovino di fronte a rei confessi che addirittura si premurano di avvertire per tempo la Questura quando decidono di violare la legge; ma non possiamo credere che questa linearità di comportamento possa spingere chi è chiamato ad applicare una legge tanto ingiusta quanto criminogena, a colpire a caso anche chi semplicemente manifesta le proprie opinioni.
Dichiarazione di Mariano Giustino:
"Ho ribadito al Dott. Di Maio il mio pieno sostegno alle idee antiproibizioniste e la mia piena solidarietà nei confronti di Marco Pannella e di tutti gli altri militanti che si sono fatti arrestare per cessione gratuita di hashish. Se il reato che mi si contesta è quello d'opinione, penso che presto, in Italia, saranno migliaia e migliaia coloro che si autodenunceranno per la professione di idee antiproibizioniste"