Roma, 30 dicembre 1997
"1) Sulle pubbliche, reiterate e gravissime dichiarazioni di Emma Bonino su Costituzione, diritto italiano, diritto europeo sistematicamente e sempre più negati in Italia, ormai migliaia di cittadini si sono pronunciati e sempre più numerosi si pronunciano su Radio Radicale. La stampa italiana, audiovisiva e scritta, continua a censurarla in toto e si conferma il chiassoso silenzio dell'"intellettualità" italiana, dei democratici, del bobbismo e del mondo post-comunista, su quelle dichiarazioni, sprezzantemente, con arroganza da loro ignorata. Tutt'al più si confondono le acque attribuendole denunce e interessamento nei confronti della sola vicenda di Radio Radicale, che costituisce un aspetto, e nemmeno il più grave per gravissimo che sia, della sua denuncia.
2) Con riflesso di solidarietà ideologica e di potere, il regime ottiene che si censuri chiunque riproponga il problema dell'ostracismo (cioè delle azioni necessariamente delittuose e eversive) della RAI-TV contro il diritto fondamentale all'informazione del popolo e dell'opinione pubblica italiani, ostracismo in atto, aggravato dopo le denunce e le direttive del Parlamento, dopo gli interventi in proposito del Presidente del consiglio, del leader della maggioranza D'Alema e di quello dell'opposizione ufficiale Berlusconi.
L'ordine giudiziario continua a rappresentare un comportamento sistematicamente omissivo, realizzando un patente concorso esterno al realizzarsi del disegno criminoso della RAI-TV e dell'associazione per delinquere di stampo mafioso che in essa e attorno ad essa si è costituito e opera in piena flagranza anche oggi.
3) In queste condizioni attendiamo che il Parlamento, e per esso il Presidente della commissione di Vigilanza Storace, faccia seguito alle parole e proceda alla denuncia penale preannunciata, e tante volte sistematicamente omessa negli anni e lustri passati.
Intanto, procederemo a denunciare per associazione a delinquere, per attentato ai diritti politici e costituzionali ai cittadini italiani, per interessi privati, per omissione e abuso in atti d'ufficio, il Direttore Generale della RAI-TV Iseppi, chiedendo nel contempo al Governo e al Ministro Maccanico, collaboratore del Sottosegretario Vita e del Presidente Violante, di dimissionarlo e di procedere al Commissariamento della RAI-TV, ai sensi di legge.
4) Su Radio Radicale si sta compiendo una truffa di inaudita violenza: il comportamento di sgangherata grossolanità della concessionaria di regime, con l'alibi quotidiano offerto da Vita e dal mondo post-comunista, è ormai volto chiaramente a sequestrare una funzione ed un servizio pubblici per ridurlo a obbedienza e servaggio conformista di regime.
Se si eccettua "Il Giornale" di Cervi e "l'Opinione" di Diaconale, cui va il nostro affettuoso e profondo riconoscimento, la stampa comunista, confindustriale, partitocratica, si rivela degna delle migliori tradizioni del giornalismo di regime, e procacciatrice e spacciatrice di quella "trahison des clercs" che in Italia ha ben poche eccezioni, tutte liberali."