Roma, 1 gennaio 1998
Dichiarazione di Marco Pannella:
"L'editore di Radio Radicale, Paolo Vigevano risponde dunque alla menzogna e alla violenza con nonviolenza e ulteriore tentativo di dialogo con chi gli fa degli ultimatum e glieli comunica sgangheratamente o truffaldinamente mentre sta per espirare il tempo concesso: e lo accetta (al punto di invitare formalmente ad assistere, controllare e partecipare alla 'trattativa'), anche con quel Governo che copre in tutto e per tutto, almeno finora, una RAI-TV sovversiva e incarognita sempre più per attentare sistematicamente ai diritti civili e politici dei cittadini italiani, alla Costituzione alla lealtà e alla correttezza della informazione, con un Presidente che comunica al Parlamento e alla stampa il falso, oltraggiando la verità e le istituzioni.
E vero che i 'cattivi' sono da preferire agli ignavi, gli Iseppi e i Romiti ai de Bortoli e ai Rossella, l'intero 'giornalismo' italiano all'ordine giudiziario che persegue e perseguita, fra i ladri o presunti tali, solamente coloro che elegge a nemici, vergogna per la giustizia non solamente d'Italia, ma di tutta Europa e del mondo intero. Ma questa è una preferenza morale, mentre noi continuiamo a occuparci di diritto e di diritti, di giustizia e di leggi.
E noto che noi siamo contro il POLULIVO, come ieri contro l'unità nazionale già allora cossighiana fra DC e PCI. Ma dobbiamo ricordare che esiste una Italia che ha scelto di esser rappresentata dalle Emma Bonino e dai Monti, un'altra che sceglie invece un Pino Arlacchi, che catapulta nientemeno che ai vertici dell'ONU.
Queste due Italie sono anche quelle della RAI-TV e (ancor peggio) di Mediaset, e quella di Radio Radicale. Prodi mi aveva assicurato che il Governo era favorevole a una libera gara, per Radio Parlamento, fra RAI-TV, RR, e ogni altro, che è sempre stata la nostra posizione. Finora ha mentito, e ci ha truffati; truffando a favore della nonlibertà e del nondiritto quella di giustizia e di libertà."