Roma, 3 febbraio 1998

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:

"Quando Scalfari dice che bisogna mettere fine allo scandalo dei finanziamenti pubblici all'editoria di partito, ha ragione, e arriva, in ritardo, su una posizione ripetutamente e pubblicamente espressa da Marco Pannella nel corso delle ultime settimane, ad esempio durante il Costanzo Show di giovedì scorso.

I sette miliardi della legge sull'editoria di partito che arrivano a Radio Radicale, non sono certo un deterrente per la lotta contro i finanziamenti di Stato e sono stati utilizzati per finanziare il servizio pubblico di Radio Parlamento - cui lo Stato riconosce direttamente un compenso palesemente insufficiente di otto miliardi -, per fare Radio CSM, Radio Pds, Radio Lega, Radio AN, Radio processi, e così via servendo 7-800 mila utenti ogni giorno. Nulla a che fare con i 17 miliardi per le poche e poco lette copie dell'Unità, o i 5 per le pochissime di Liberazione e del Secolo d'Italia, ma la nostra richiesta è che non un quattrino di assistenzialismo pubblico finisca in alcun modo e per alcun motivo all'editoria.

Scalfari, però, si dimentica di chiedere l'abolizione delle altrettanto scandalose sovvenzioni pubbliche per l'editoria "privata" - Repubblica in prima fila - attraverso riduzioni tariffarie -Enel, Telecom, Poste, Agenzie di Stampa - e agevolazioni sull'acquisto della carta che da sole costano al contribuente oltre 450 miliardi.

A questo punto, aspettiamo che le truppe scalfariane invadano i marciapiedi d'Italia per la raccolta di firme sul referendum anti-sovvenzioni, visto che Scalfari ritiene di non contare sulla 'massa d'urto pannelliana'. "