Roma, 6 gennaio 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Le pressioni da parte Fiat affinché il Governo scarti l'offerta avanzata dalla coreana Daewoo per l'acquisto dell'Ansaldo e accetti quella di una cordata "europea" guidata dallo stesso gruppo torinese, sono l'ennesimo tentativo di impedire la costruzione in Italia di un mercato libero, aperto e concorrenziale.
Quello che per la Fiat è un timore, cioè la possibilità che Daewoo usi l'Ansaldo come testa di ponte per avviare la produzione automobilistica in Europa, per i disoccupati e per i consumatori italiani è una grande opportunità.
Le strategie di globalizzazione del gruppo coreano, infatti, prevedono coerentemente l'internalizzazione della struttura produttiva, così come, del resto, quelle Fiat. Mentre il gruppo torinese si appresta ad investire in sud-america, Algeria, Turchia, India, Russia e Cina i profitti eccezionali di questi anni finanziati dal Governo italiano con le rottamazioni, l'avvio di un secondo polo di produzione automobilistica export-oriented, potrebbe garantire l'assorbimento di quei lavoratori del settore che verranno espulsi allorquando le vendite crolleranno del 20/25% come nella Francia post incentivi. Oltre, naturalmente, ad offrire una immediata offerta di prodotti "domestici" direttamente concorrenziali con quelli torinesi.
Se qualche anno fa il Governo e l'Iri di Prodi avessero venduto l'Alfa Romeo alla Ford anziché condannarla alla morte dolce per "assorbimento" da parte Fiat, sicuramente oggi Arese sarebbe ancora un centro tra i più importanti al mondo nella produzione di automobili.
Il caso della Gran Bretagna, dove lo straordinario rilancio della produzione automobilistica è avvenuto grazie agli investimenti americani e giapponesi, dovrebbe insegnare qualcosa."