ROMA 15 GENNAIO 1998

Il Senatore Piero Milio della Lista Pannella ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni sulle innumerevoli irregolarità dei verbali di 3.688 sezioni elettorali, irregolarità che pur essendo state registrate dall'ufficio elettorale, non hanno neppure sfiorato l'attenzione della Procura.

I dati che emergono dall'interrogazione sono allarmanti. Dai 3.688 verbali di cui sono state esaminate la pagina relativa ai voti di preferenza, quella relativa allo scrutinio per l'elezione al consiglio comunale e quella con i voti assegnati alle liste, è emerso che: 1.400 verbali (pari al 37,9%) presentano abrasioni, cancellature o correzioni non timbrate né convalidate e 171 verbali (pari al 4,6%) risultano in tutto o in parte incompleti.

Inoltre, da un esame più dettagliato effettuato su tutte le pagine dei verbali di 200 sezioni è emerso che ben 168 verbali (pari all'84%) presentano abrasioni e correzioni; 68 verbali (pari al 34%) contengono dei riepiloghi errati; 13 verbali (pari al 6,5%) contengono pagine o parti scritte a matita; 107 verbali (pari al 50,35%) contengono pagine in bianco non barrate come richiedono invece le istruzioni per la compilazione del documento; 12 verbali (pari al 6%) contengono fogli "volanti" aggiunti e che non risultano regolarmente bollati e firmati ed infine 86 verbali (pari al 43%) contengono fogli incollati aggiunti privi di timbro e firma.

La cosa greve è che le numerose irregolarità non sono sfuggite all'Ufficio elettorale centrale che nel verbale conclusivo ha riconosciuto che in ben 322 sezioni vi erano inesattezze e in altre 86 vi erano difetti di trascrizione che hanno reso necessario il recupero di dati dalle tabelle di scrutinio e che in altre sezioni il riscontro delle tabelle di scrutinio non ha consentito di pervenire alla coincidenza.

Il Senatore Milio ha pertanto chiesto al Ministro degli Interni quali provvedimenti intende adottare per fare chiarezza sulla vicenda e nei confronti dei responsabili. Il Senatore ha inoltre dichiarato, per garantire agli elettori la regolarità delle consultazioni elettorali, la necessità di ricorrere al voto elettronico, sistema adottato da tempo in Germania e negli USA che permette di avere una situazione chiara del voto già pochi secondi dopo la chiusura dei seggi.