Roma, 28 gennaio 1998

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:

"Quando c'è di mezzo la "roba", l'unità nazionale della partitocrazia, da Rifondazione Comunista ad Alleanza Nazionale, si ricompone d'incanto. A maggior ragione quando i quattrini da spartire provengono dal bilancio dello Stato e, quindi, direttamente dal portafoglio dei contribuenti.

L'emendamento presentato da tutti i gruppi del Senato per arrivare entro pochi giorni alla distribuzione del tetto massimo di finanziamento pubblico previsto dalla Legge, senza attendere l'esito delle sottoscrizioni del 4 per mille, mostrano tanto l'ingordigia quanto il disprezzo delle regole della partitocrazia.

Gli oltre 40 partiti politici italiani intendono spartirsi subito 110 miliardi prima che sia chiaro il fallimento della nuova legge ammazza referendum, salvo poi procedere nel tempo del mai ad un conguaglio o, più probabilmente, a nuove assegnazioni.

I cittadini e gli elettori italiani che avevano bocciato nel '93 a schiacciante maggioranza il finanziamento pubblico, che hanno dato una nuova lezione ai partiti non partecipando alla farsa delle contribuzioni "volontarie" della nuova legge, subirebbero in questo modo un nuovo e prepotente insulto.

Ancora una volta i partiti usano le istituzioni a fini privati, piegando la volontà popolare e le leggi dello Stato alle esigenze dei propri bilanci fallimentari.

E tutto questo mentre i contribuenti aspettano per anni e anni il rimborso di imposte non dovute sottratte dall'erario con le trattenute alla fonte."