Roma, 30 gennaio 1998
Dichiarazione di Benedetto della Vedova, Lista Pannella (eletto al parlamento padano):
"Per mano di un anonimo magistrato il vertice di un partito che ha ottenuto 4 milioni di voti potrebbe essere incarcerato e condannato all'ergastolo.
Con l'alibi della obbligatorietà dell'azione penale, il dottor Papalia sta di fatto perseguendo sul piano penale la propaganda politica della Lega.
Auspichiamo che la Lega sappia rispondere a questa burocratica applicazione della Legge, con saggezza e determinazione non violenta, così da arrivare al più presto al superamento di una inaccettabile concezione della 'difesa dell'unità dello Stato'.
Allo stato dei fatti il "reato" contestato ai dirigenti leghisti altro non è che un reato d'opinione, di cui in quanto tale chiediamo l'abolizione".