Roma, 10 febbraio 1998
La Lista Pannella denuncia solennemente il progredire nella società cosiddetta 'civile' e anche nelle istituzioni italiane di riflessi e di tradizioni neutralistiche, clerico-anticapitalistiche e antiliberali, comuniste e anche fasciste, a fronte delle più feroci e pericolose espressioni dell'oppressione e dello sterminio di intere popolazioni e della libertà nel mondo. Che si tratti del Tibet o dell'intero mondo medio-orientale, del polpottismo degli sgozzatori algerini, dell'oppressione delle popolazioni curde altrove che in Turchia, di Cuba, come ieri dell'ex Jugoslavia, l'Italia registra oggi riflessi opposti a quelli dell'Italia di De Gasperi e di Sforza, di Einaudi e di Martino, di Silone e di Spinelli, della sinistra liberale e radicale de 'Il Mondo', di Saragat e di Sturzo.
Questa nostra posizione è totalmente ostracizzata, censurata, eliminata di qualsiasi dibattito e da qualsiasi informazione.
Se su di essa, ancora una volta, non sarà data in particolare dal servizio pubblico adeguata e intelligibile notizia, procederemo immediatamente a denunciarlo in ogni sede, a cominciare da quelle giudiziarie italiane e giursdizionali comunitarie.
Mentre si crede di poter far coincidere la storia delle stragi italiane come espressione del partito americano, del quale ci onoriamo di far parte per cultura, lotte e ideali, il 'partito antiamericano', con il Polulivo, con RAI-TV, Mediaset e Tmc, torna a esporre frutti delle radici fasciste, comuniste, clericali, dell'imbroglio italiano, con le sue tradizioni di viltà, di tradimento, di miserie.