Roma, 11 febbraio 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Di notte, come i ladri, i partiti hanno trasferito 110 miliardi di lire dal bilancio dello Stato ai propri bilanci fallimentari. All'arroganza e al disprezzo per la plebiscitaria volontà popolare espressasi nel referendum anti-finanziamento pubblico del '93, i partiti non hanno mancato di aggiungere la propria meschinità, approvando l'emendamento sui 110 miliardi in una semiclandestina seduta notturna di Commissione al Senato.
L'Unità Nazionale della partitocrazia si ricostituisce d'incanto quando ci sono i quattrini di mezzo, senza neppure che si avverta il dovere di un dibattito d'aula pubblico e, possibilmente, diurno.
Con l'emendamento approvato ieri, i gruppi parlamentari tentano di attutire il colpo subito con il fallimento della campagna per la sottoscrizione, "volontaria" ma gratuita, per la devoluzione del 4 per mille dell'Irpef ai partiti: prima che siano noti i dati si attribuiscono il massimo. Alla favola del conguaglio "in negativo" non crede nessuno. Per il futuro si inventeranno sanatorie e si troveranno nuovi trucchi come il passaggio dal 4 all'8 per mille, al fine di assicurare comunque il massimo di quattrini.
Ancora una volta i partiti occupano le istituzione e le utilizzano non per fini di utilità generale ma per i propri privati interessi di bottega. I massimi "garanti" della Costituzione, Scalfaro e Granata, non hanno nulla da dire?"