Roma, 24 febbraio 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Oggi o domani, alla Camera dei Deputati in Commissione Finanze, i soliti noti si esibiranno di nuovo nel poco audace colpo di sottrarre 110 miliardi di lire dal bilancio pubblico per trasferirli direttamente nelle casse esauste delle burocrazie dei partiti.
E' infatti previsto che nell'ambito del provvedimento "Disposizioni per la semplificazione e il riordino del sistema tributario, nonché disposizioni varie di carattere finanziario" venga approvato in via definitiva l'"anticipo" per i partiti del tetto massimo di 110 miliardi di finanziamento pubblico. Prima che il Ministero delle Finanze renda noto il fallimento della sottoscrizione del 4 per mille in favore dei partiti, rifiutata dalla stragrande maggioranza dei contribuenti anche se gratuita e nonostante la proroga fino al 31 dicembre scorso, quindi, l'Unità Nazionale della partitocrazia - compatta come non mai - corre ai ripari.
Quando i soldi intascati si riveleranno di molto maggiori di quelli spettanti, ne siamo certi, nessuno penserà a restituirli e si approveranno sanatorie e modifiche legislative tali da lasciare il "colpo" e i suoi responsabili senza sanzioni.
Contro il Referendum, contro gli elettori, contro i contribuenti, i partiti continuano ad usare le istituzioni per il loro interesse privato anziché per quello generale. Se almeno lo facessero, in un sussulto di dignità, apertamente nelle aule parlamentari e di giorno, anziché nelle commissioni e - preferibilmente - di notte, li potremmo accostare a Arsenio Lupin anziché a Pietro Gambadilegno".