Dichiarazione di Marco Pannella:

"In Italia esiste un problema di libertà e di diritto infinitamente più grave oggi che nei decenni precedenti di questa, ripeto questa, Repubblica. Che nessuno o quasi degli pseudo-neo referendari si sia posto il problema di Radio Radicale, dell'ostracismo documentato e non più negato nei confronti dell'intero movimento radicale e dei diritti civili, sul finanziamento pubblico ai partiti, sindacati, patronati, volontariati vari, della crisi della giustizia come servizio da restaurare immediatamente, delle mostruosità del fisco (le sue ritenute alla fonte), è fatto politico di grande significato: ciò vuol dire che le forze dell'illibertà e della violenza istituzionali si articolano in modo tale da coprire anche gli spazi cosiddetti "referendari". Ci spiace per Mario Segni rispetto al quale, certamente, il discorso è totalmente altro. Ma proprio noi che il quesito referendario - che domani si recheranno ammucchiati a riproporre in Corte di Cassazione - lo abbiamo da un anno e per un anno consegnato anche a 18

.000 centri di raccolta a nostre spese umane e finanziarie.

Sentiamo l'urgenza di sottolineare ancora una volta che la Corte Costituzionale italiana non, ripeto: non, ha operato per motivi giuridici ma solamente di parte e truffaldini. Fondare, quindi, come fanno gli pseudo-neo referendari, tutta la loro strategia sul presupposto che la Corte autorizzerà certamente quel che "per motivi costituzionali e giuridici" avrebbe dovuto in passato impedire, è un errore capitale, un "servizio di regime", un servizio al regime, un servizio alla partitocrazia.

PER QUANTO RIGUARDA IL MOVIMENTO "RADICALE" E REFERENDARIO IL DA FARSI IN PROPOSITO SARA DISCUSSO ALL'HOTEL ERGIFE NEL CORSO DEL CONVEGNO CHE SI TERRA FRA IL 13 E IL 16 MARZO."