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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 5 marzo 1998
PANNELLA: "SONO ARRIVATI TARDI E MALE E MALAMENTE AMMUCCHIATI. CI SPIACE PER MARIO SEGNI E PER LA NOBILE GENEROSITA DI UN ANTONIO MARTINO. OCCORRE BEN ALTRO E VEDREMO, A PARTIRE DALLA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA IN IRREVERSIBILE CORSO, CON IL "TERZO STATO", CON I MILLE MILITANTI NONVIOLENTI IN SCIOPERO DELLA FAME, A META MARZO ALL'ERGIFE DI ROMA, DI PRENDERE LE NOSTRE DECISIONI."

Roma, 5 marzo 1998

Dichiarazione di Marco Pannella:

"Sono arrivati tardi e male, ammucchiati in una ammucchiata purtroppo poco credibile, non più di quanto non lo fosse e non lo è stato l'UDR. Ce ne spiace. Noi crediamo nella buona fede e nella lealtà di Mario Segni e sottolineiamo il carattere generoso della presenza di chi come Antonio Martino condivide con noi quasi per intero le convinzioni di alternativa e di rivoluzione liberale.

Ma per troppi altri si tratta di una illusoria via di uscita dalla disoccupazione e dall'isolamento politici e anche civili. Per troppi si tratta di tentate rivincite e di rancorosi e sterili riflessi, senza respiro e tutti interni ai problemi del regime partitocratico che ipoteca in senso illiberale la vita delle maggioranze e delle "opposizioni". Non a caso la vera e propria dittatura di gruppi editoriali italiani sulla politica e sulla economia, confindustriali o parastatali che siano, sono scatenati nel tentativo di annientamento dell'opposizione radicale, liberale, liberista, libertaria.

Cercare di resuscitare i referendum traditi, annientati, non è impresa da poco e non si può più prescindere - come i referendari di una mattina - dall'impegno della difesa dei referendum contro gli abusi strumentali, tattici e tatticisti; né rifiutare di rimettere alla sovranità popolare la difesa del diritto e dei diritti in materia come quella delle pubbliche estorsioni a favore di partiti, sindacati, patronati del danaro pubblico; né del sistema di estorsione fiscale con le trattenute alla fonte, in busta paga, di imposte e balzelli; né di liberazione del lavoro e dell'impresa, dei lavoratori e degli imprenditori.

Occorre invece, da subito, mobilitare gli interessi propri della rivoluzione tecnologica rapidissimamente in corso per farne una rivoluzione liberale, in alleanza con quel "Terzo Stato" che resta escluso ed è sempre più oppresso.

Comunque, con i mille nonviolenti che saranno probabilmente in quelle ore in sciopero della fame, in difesa del diritto e della libertà contro azioni e obiettivi liberticidi, a metà marzo, nel Convegno già previsto all'Hotel Ergife di Roma, discuteremo anche del problema posto stamane e che rischia di avere la stessa sostanza di quello posto e chiuso nelle ore precedenti dalla presa di coscienza del Presidente Cossiga nei confronti della fu-UDR."

 
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