Roma, 11 marzo 1998
Dichiarazione di Paolo Vigevano, editore di Radio Radicale:
"La segnalazione dell'Antitrust al Parlamento sul Disegno di Legge all'esame del Senato per le trasmissioni radiofoniche delle dirette dalle Camere, conferma da una parte il valore innovativo - in termini di liberalizzazione e di mercato - dell'esperienza di Radio Radicale e dall'altra conferma le nostre denunce nei confronti della Rai - e del Governo - di attuare politiche di turbativa della concorrenza tese a impedire a Radio Radicale di concorrere ad armi pari con la Rai nella prossima gara per l'assegnazione del servizio, per di più con uno spreco di denaro pubblico.
L'affermazione che "un servizio pubblico o una parte di esso possano essere efficacemente svolti da soggetti diversi dal concessionario pubblico, garantendo comunque il pieno raggiungimento degli obiettivi di interesse generale", conferma la grande rilevanza e "modernità" dell'esperienza di Radio Radicale-Radio Parlamento nella direzione di assicurare mercato e concorrenza anche per i servizi pubblici, come riconosciuto essenziale, ormai, dal generale orientamento legislativo e giurisprudenziale in sede comunitaria ed anche nazionale.
Inoltre, indicazione dell'Antitrust perché venga cancellato anziché "sospeso" l'art.14 del Contratto di Servizio in base al quale la Rai ha iniziato le trasmissioni di GR Parlamento, perché determina una "inutile duplicazione del servizio finanziata dal Canone" conferma le nostre denunce e smentisce clamorosamente il Presidente della Rai Zaccaria. Così come, a proposito dell'art.33 del contratto di servizio che inserisce nel computo del Canone gli investimenti per la rete parlamentare, appaiono decisive le considerazioni dell'Autorità che riscontra comportamenti da parte della Rai "volti ad acquisire una posizione di privilegio in vista della gara, condizionandone l'esito."; e che "è difficile negare che sia distorsivo della concorrenza bandire una gara ed allo stesso tempo sussidiare la futura partecipazione di uno dei concorrenti".
Ci auguriamo che il Governo ed il Parlamento traggano utilmente conforto dal pronunciamento dell'Antitrust al fine di arrivare ad una soluzione della vicenda rapida e veramente rispettosa del mercato e delle sue regole, che il testo attuale del DDL violano palesemente a tutto vantaggio della Rai."