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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 16 marzo 1998
SOCIALISTI E POPOLARI EUROPEI: SE NON E' ZUPPA E' PAN BAGNATO.

Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista Pannella

Roma, 16 marzo 1998

Mentre è di sicuro interesse la proposta dei socialisti europei, fatta propria da Massimo D'Alema, di presentare un "candidato premier", seppur virtuale, per la carica di presidente della Commissione europea in occasione delle prossime elezioni europee - Marco Pannella ed i radicali hanno sin dal 1988 propugnato l'elezione diretta del Presidente europeo - e questo per cercare risposte al formidabile divario fra la realtà dell'Unione economica e monetaria e l'incapacità di dare vita ad un Europa politica da parte dei governi dei 15, per lo più per l'appunto a guida socialista, fa sorridere l'idea di Cossiga di un "Fronte ampio" dei moderati di ispirazione (demo)cristiana da contrapporre agli alfieri del socialismo europeo.

(Mentre fa semplicemente pena che il leader di Forza Italia, dopo che per ben due volte, di fatto, la sua domanda di ammissione al gruppo dei popolari europei sia stata respinta, abbia ancora voglia di annullare quello che resta di componente liberaldemocratica del suo partito nella melassa cossighiana che dovrebbe andare da Mastella a Dini, da Marini a Martino).

A parte l'eterogenesi delle alleanze dei "moderati" europei - c'è chi sta coi socialisti come in Belgio, c'è chi sta contro i socialisti come in Spagna o in Germania, c'è chi sta, lo si sa, un po' di qui e un po' di la -, che non si piglino per i fondelli gli elettori:

in Europa vige un consociativismo sfrenato che porta ad una ferrea spartizione fra popolari e socialisti di tutto quello che c'è da spartire, mentre l'80% delle votazioni al PE avvengono con il voto convergente di "moderati" e socialisti.

Cosi, ad esempio, in base ad un "Cencelli" europeo molto più perfezionato e feroce di quello nostrano, alla testa dell'europarlamento, al socialista Hansch è succeduto il democristiano Gil Robles, alla Commissione europea il democristiano Santer è subentrato al socialista Delors e cosi via via a tutti i livelli, ivi compresi quelli dirigenziali e funzionariali per cui, sempre a titolo di esempio, sono "logicamente" Segretario generale del PE e vice segretario generale del PE - carica peraltro inventata ad hoc - rispettivamente l'ex segretario generale del gruppo socialista e l'ex segretario generale del gruppo popolare!

E naturalmente, in questo piglia piglia, resta poco tempo per la Politica.

No, caro Cossiga, l'alternativa non sarà fra le due facce di una stesa medaglia; l'alternativa vera, nel giugno 1999, dovrà essere fra federalisti spinelliani e affossatori dell'ideale di unità politica europea, fra chi propugna una visione politica delle tappe che ci attendono e chi ha fatto del piccolo cabotaggio e del continuo rinvio delle decisioni la sua bandiera, fra chi crede che l'Europa debba avere davvero una politica estera comune anche per promuovere l'affermazione dei diritti umani nel mondo e chi è incapace di uno straccio di assunzione di responsabilità politica "europea" - dall'Irak, al Kossovo ecc. - ed ha appena deciso, per paura di ritorsioni economiche, di non depositare all'Onu una mozione di condanna delle violazioni dei diritti umani in Cina, chi pensa insomma che l'Europa debba dotarsi di istituzioni forti per difendere i valori sui quali sono basate le democrazie che la compongono e chi invece ha fatto di queste istituzioni quanto di più lontano dallo stato di diritto vi sia oggi in

circolazione.

 
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