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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 5 aprile 1998
U R G E N T E

Roma, domenica 5 aprile 1998, ore 9.30

PER LA PRIMA VOLTA IN TRENT'ANNI IL MOVIMENTO RADICALE SI PREPARA AD AUTORIZZARE DA LUNEDI SERA L'USO DELLO SCIOPERO DELLA SETE DA PARTE DEI MILITANTI DEMOCRATICI E NONVIOLENTI, IN ESTREMA DIFESA DELLA VITA DEL DIRITTO E DEL DIRITTO ALLA VITA. E QUANTO E STATO DECISO STANOTTE IN UN INCONTRO DEGLI ESPONENTI DELL'INTERA AREA RADICALE NAZIONALE E TRANSNAZIONALE.

INTANTO PROSEGUE E SI RAFFORZA LO SCIOPERO DELLA FAME CUI PARTECIPANO OLTRE 2.700 PERSONE, L'AZIONE DI EMMA BONINO, A SOSTEGNO DELLE PROPOSTE DEGLI EX PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA, DEI SENATORI A VITA, DELLA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI PARLAMENTARI ITALIANI, DEGLI INDIRIZZI DI GOVERNO E DEL PARLAMENTO, TUTTO QUESTO OGGETTO DELL'OPERA LIBERTICIDA DEL PARTITO RAI, DEI GRUPPI DI POTERE E DI SOTTOPOTERE CHE SNATURANO E CORROMPONO OGNI GIORNO LA POLITICA DEL GOVERNO E DEL PARLAMENTO, A BEFFA DELLA LEGALITA, DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA, DELLE LEGGI E DELL'ONESTA.

Se il Governo dovesse ulteriormente smentirsi, dovesse respingere la soluzione auspicata dagli ex Presidenti della Repubblica Cossiga e Leone, dai senatori a vita Agnelli, Bo, Bobbio, Taviani e Valiani con una proposta legislativa nell'ottava Commissione del Senato (pieno rinnovo della convenzione con Radio Radicale e abrogazione dell'art. 24 della legge Mammì nella parte relativa a Radio Parlamento, e dell'art. 14 del "contratto di servizio"), rifiutando di farla propria con un decreto - malgrado che ciò sia coerente con gli unici atti parlamentari esistenti e con gli indirizzi di Governo, con quanto richiesto dalla maggioranza assoluta dei deputati e dei senatori - il movimento nonviolento dei diritti civili sarebbe, per la prima volta in trent'anni, autorizzato anche a usare l'arma dello sciopero della sete dalla "Lista Pannella".

Non passa giorno senza che il disegno di soffocare Radio Radicale e l'intera storia radicale appaia tale: un disegno appunto in fase di scatenata, feroce quanto ipocrita attuazione. Abbiamo solamente in questi giorni appreso che Radio Radicale è tra gli organi di partito il solo che sia escluso dalla regolarizzazione dei pagamenti loro dovuti per legge. Sicché, mentre Radio Radicale trasmette in modo assolutamente gratuito Radio Parlamento dal 21 novembre 1997, sulla base dell'impegno allora annunciato e ad oggi non mantenuto dal Governo di prorogare la convenzione, e lo fa con danaro acquisito in prestito dalla banche ai costi di mercato, organi clandestini di tanti Partiti, oltre all'"Unità", hanno visto accelerato i tempi di riscossione delle somme loro destinate, anziché dover attendere, a volte, anni. Noi dobbiamo, insomma, continuare a pagare il danaro per svolgere il servizio pubblico alle loro banche, loro per pagare propaganda e burocrazie, passano ora direttamente alle casse dello Stato.

Nella migliore delle ipotesi, il ddl presentato solamente il 10 febbraio dal Ministero delle Comunicazioni al Senato (e che è altro da quello adottato dal Consiglio dei Ministri del 16 gennaio) potrebbe esser votato nel mese di maggio dal Parlamento, un semestre dopo la scadenza della Convenzione con Radio Radicale. Il tempo trascorso viene utilizzato per ogni forma di trabocchetti, di slealtà, di violenze. La RAI-TV - con il Partito occulto che la rappresenta - lo ha utilizzato in modo illegittimo e truffaldino, creando a spese del contribuente una Rete senza autorizzazione e concessione, togliendo dal mercato frequenze per decine di miliardi.

Contemporaneamente la RAI-TV ha persistito nell'aggravare l'ostracismo, le censure, l'azzeramento del soggetto radicale in tutti i suoi settori, informativi e di dibattito, di intrattenimento e di "approfondimenti culturali", contro gli indirizzi, le richieste, le denuncie del Parlamento, della Commissione di Vigilanza. A questa RAI-TV - scatenata ogni giorno, quindi, nella feroce violazione della legge, nel perseguimento e compimento di un ultradecennale disegno criminoso di attentato di diritti civili e politici del cittadino - si sta per premio consentendo, anche con l'alibi di Radio Parlamento, di estendere e rafforzare la sua funzione eversiva.

La soluzione legislativa e di Governo sostenuta dai senatori anzidetti, da otto Presidenti Emeriti della Corte Costituzionale su dieci, è a questo punto la sola ragionevole, onesta, limpida, efficiente e giusta, riparatoria dei guasti provocati e atta ad impedirne di più gravi e irreparabili; la sola atta a liberare lo stesso Governo, l'Ulivo e una opposizione pressoché finora latitante ai suoi massimi vertici dai condizionamenti e dai danni arrecati dal prevalere al loro interno degli oscuri e antidemocratici gruppi di sotto-potere che, in sintonia o in convergenza con il partito RAI-TV, ne snaturano funzioni e politica.

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