Roma, 21 aprile 1998
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Sarò candidato per l'elezione suppletiva del deputato del 6 collegio di Milano.
La mia decisione è definitiva. Intendo mettere così dinanzi alla loro responsabilità sia gli amici del Polo, sia le componenti laiche, socialiste, liberali e ambientaliste dell'Ulivo, per sapere se congiuntamente intendono consentire che si continui a fare sbarramento al mio ritorno nel Parlamento italiano.
Quanto alla Lega, essa conosce la mia storia e le mie convinzioni, da sempre su posizioni di intransigente lotta contro il regime partitocratico, da sempre federalista e federalista europeo, attento a difendere i valori di civiltà e di tolleranza, di chiunque, a cominciare dalle minoranze.
Ho il massimo rispetto personale per l'avv. Gaetano Pecorella, che da decenni ha rappresentato il mondo dei borghesi e degli intellettuali "indipendenti di sinistra", quando non anche di iscritti al Partito Comunista Italiano. Ma non mi sembra che la sua storia lo qualifichi per candidarsi alla affermazione di una politica liberale, liberista, libertaria, laica, referendaria. Per parlare anche di un altro amico comune, Gaetano Pecorella non sarebbe altro che una fotocopia politica appena più moderata di Giuliano Pisapia. A meno che egli non voglia - e lo escludo - di fatto tradire la sua storia e quindi la sua natura. Gli atteggiamenti garantisti che come avvocato sono stati propri in quanto Presidente dell'Unione delle Camere Penali, hanno costituito l'altro volto di una incapacità, assieme ai magistrati democratici e liberali che pur ci sono. Opposizione di regime, da salotto di Bruno Vespa, piuttosto che a favore del popolo italiano, vittima della malagiustizia.
è la terza volta che si può sbarrarmi il passo e far vivere un veto feroce contro la mia presenza nel Parlamento. Nel 1994 ad opera della sinistra che volle assicurare l'elezione di Gianfranco Fini contro di me; nel 1995 ad opera del Polo che mi oppose in extremis un candidato ex-socialista, che è stato poi capolista di una lista a sostegno del sindaco Bassolino nelle ultime amministrative napoletane. Nel 1996 per l'elezione del deputato di Trani, che non ebbe luogo per la fine anticipata della legislatura.
Sarò candidato della mia storia e dei miei ideali. Ho dimostrato ampiamente, da Trieste a Catania, da Roma a Napoli, di sapere essere interprete capace ed appassionato degli interessi e delle ragioni di quanti mi eleggono a loro rappresentante. Nessuno, penso, è autorizzato a mettere in dubbio che io possa essere secondo a chiunque altro per fare altrettanto con gli elettori del 6 collegio di Milano."