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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 15 maggio 1998
Radio Radicale/rassegna stampa: L'Opinione

Insulti e verità

di Iuri Maria Prado

(L'Opinione, 15 maggio 1998)

Non consiste di "insulti", o "aggressioni", o "intimidazioni", il comunicato della Lista Pannella che, oggi, questo giornale pubblica. Consiste di una rappresentazione di verità altrimenti, e altrove, sottaciuta e negata in modo illegale. E consiste poi di accuse, imputazioni, annunci di iniziativa civile e politica, e giudiziaria.

E le accuse e le imputazioni sono assolutamente fondate, ma impunite, le responsabilità della stampa di stampo fascista, dei partiti fuorilegge, del parlamento e del governo autoassolti dalla legge, dei giudici dell'ingiustizia ordinaria e dell'omissione e della complicità, degli spacciatori di giurisprudenza a-costituzionali e anti-costituzionali, dal costituzionalismo al soldo del corso fascista repubblicano. Sono accuse e imputazioni: non diffamazioni e calunnie. E infatti né la stampa di stampo fascista, né i capicamorra dei partiti, né i teorici e praticanti del materialismo costituzionale, né la corruzione delle magistrature associate e corporate, né alcun altro imputabile di questo complesso illegale e traditore "risponde" con i mezzi del diritto e democratici.

La loro difesa tecnica è in sé e ulteriormente illegale, a-costituzionale, anticostituzionale, a-democratica e antidemocratica. Ad accuse e imputazioni, loro rispondono con l'assassinio del diritto di accusare e imputare. La loro risposta è obbligatoriamente illegale, violenta, autoritaria, di menzogna: perché nel diritto e secondo le ragioni degli accusatori si affermerebbero e vincerebbero; perché nel diritto e secondo diritto verrebbe meno il potere degli accusati, che è potere fondato sull'arbitrio e costretto in un circolo sempre più grave e distruttivo di usurpazioni, violenze e negazioni di verità.

Questi processi (questi processi fatti di processi che illegalmente non si fanno e illegalmente non si possono fare) travolgono sempre e comunque gli stessi che ne sono attori e gestori. Ma non è una consolazione. Perché quando il potere, le resistenze alle riforme e le negazioni di libertà si alimentano e giustificano per difetto e violazione di diritto allora è fatale che al fatale collasso si ripari tramite nuova e ulteriore violenza, nuovo e ulteriore tradimento, nuova e ulteriore tragedia. Il rimedio antiterroristico, il rimedio di Mani pulite, il rimedio bicameralesco: sempre negazioni di verità, sempre affermazioni di "realismo", sempre finalismo tragicamente e provatamente incapace di raggiungere qualunque fine e sempre, tutto questo, come unico strumento di possibile alternativa al diritto, come unico mezzo di continuazione del potere illegale e dell'illegalità del potere.

Oggi in Italia, il livello di questa speciale e micidiale corruzione è così alto, e tanto più forte, più necessario, più "vitale" e' l'obbligo del potere di ricorrere all'illegalità e di rifiutarvisi, che ammazzare i radicali e i loro (i nostri?) diritti politici e di esistenza civile costituisce un prezzo di immediata e drammaticamente diffusa sopportabilità. Chi non è disposto al pagamento deve darne prova. Subito.

 
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