Roma, 16 maggio 1998
In merito alla preannunciata iniziativa nonviolenta di sciopero della sete che prenderà il via dalla mezzanotte di domenica, il Dott. Ignazio Marcozzi Rozzi ha dichiarato:
"Lo sciopero della sete che si accingono ad intraprendere i militanti della Lista Pannella, comporta la totale astensione dall'introduzione nell'organismo di cibi solidi, semiliquidi e liquidi. Le conseguenze di questa condotta sono gravissime perché alterano l'equilibrio idro-elettrolitico e dei metabolismi dei glucidi, protidi, lipidi e dei meccanismi di allontanamento dei cataboliti dei suddetti metabolismi che determinano una situazione di intossicazione dell'organismo. In pratica, già dopo poche ore, entrano in funzione meccanismi compensatori tesi a mantenere l'omeostasi indispensabile alla vita umana. Questi meccanismi riescono, impegnando il sistema cardiocircolatorio, dell'emuntorio renale, del sistema endocrino e respiratorio, a mantenere solo nei primi tempi un equilibrio surrettizio. In situazioni di normali condizioni di salute iniziali, dopo le prime 24 ore i rischi di danno alla salute si fanno di ora in ora ingravescenti".
Dichiarazione di Rita Bernardini e Mariano Giustino:
"La Lista Pannella conferma che, dalle segnalazioni ricevute, nelle città di Roma, Milano e Bologna sono organizzati presidi medico-sanitari in grado di controllare anche più volte al giorno, in collegamento con laboratori di analisi, le condizioni di salute dei militanti. Annunci di partecipazione allo sciopero della sete continuano ad arrivare da tutta Italia. A tale proposito la Lista Pannella, nel manifestare l'ammirata riconoscenza a questi cittadini che non intendono rassegnarsi all'illegalità dell'informazione richiamando il Governo a sostenere le sue stesse posizioni nei confronti di Radio Radicale e della libertà di mercato, li invita decisamente a non intraprendere la rischiosa azione nonviolenta ove non ci sia la garanzia di controlli medici e di un monitoraggio costante da parte di laboratori di analisi".