Roma, 18 maggio 1998
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Tutto fa brodo ormai, anche un'operazione per portare a termine il genocidio, l'omicidio plurimo che nel decennale dell'assassinio di Enzo Tortora sono in corso di realizzazione, da parte dei mass media e del regime italiano. Più di tremila seicentocinquanta persone che partecipano al quinto sciopero della fame in un semestre per la legalità dell'informazione e per Radio Parlamento, decine di esponenti radicali che iniziano il primo sciopero della sete collettivo nella storia della nonviolenza politica organizzata, le iniziative volte ad affermare con la vita del diritto il diritto alla vita, l'incombere in queste ore delle soluzioni legislative al problema di Radio Parlamento e di Radio Radicale e a quello del "genocidio politico-culturale" non solo del movimento politico radicale in Italia, tutto questo non è valso un titolo, un pensiero, un'informazione fino a stamani.
Solo ora, nelle pieghe dell'informazione sul mio ricovero per un normale intervento cardiaco, si trovano lo spazio e il tempo per alcune briciole di notizia, rigorosamente in secondo piano."