Roma, 28 maggio 1998

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:

"La politica economica e industriale dell'Ulivo, nei fatti, è una politica di occupazione statalista e di espansione delle aziende pubbliche in tutti i settori. Dopo la joint ventur tra Enel ed Eni nell'energia, l'ingresso di Enel nelle Tlc con Wind, la riaffermazione del potere del Tesoro nella Telecom, il protagonismo delle Fondazioni bancarie pubbliche nella ristrutturazione del settore del credito, i tentativi da parte della Rai di riaffermare il proprio monopolio ai danni di Radio Radicale, oggi siamo ai progetti espansionistici delle Poste.

E' inconcepibile che un'azienda di Stato che costa ai cittadini migliaia di miliardi di deficit annuale e offre servizi che penalizzano gli utenti italiani nei confronti di quelli europei, investa 200 miliardi, che non ha, per acquistare un operatore privato. Dopo decenni di progetti fallimentari per migliorare l'efficienza, le Poste scelgono oggi la via della statalizzazione del settore privato delle spedizioni, inglobando un concorrente. Quella al gigantismo e alla occupazione dei mercati resta una tentazione a cui anche manager provenienti dal privato non sanno resistere, non appena si trovano al comando di aziende che vivono grazie ai quattrini del contribuente, generosamente affidati loro.

La giustificazione che "anche all'estero fanno così", suona come beffa nei confronti di milioni di contribuenti e utenti dei disservizi postali italiani, che solo da qualche tempo hanno almeno trovato - pagando caro - rifugio nei servizi offerti dal settore privato, faticosamente apertosi un varco tra le maglie soffocanti del monopolio.

Anziché all'espansione, Passera, con buona pace della Cisl, pensi alla privatizzazione: ben vengano gli stranieri se le lettere arriveranno prima."