Intervengano Cheli, Tesauro e Van Miert."Roma, 10 giugno 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Lo Stato resta, in Italia, un imprenditore più imprenditore degli altri.
Con la decisione di assegnare all'Enel la licenza per il terzo gestore dei telefonini, il Governo non solo ha procurato a se stesso - in palese conflitto di interessi - un enorme beneficio patrimoniale, ma ha ulteriormente rafforzato la posizione dominante del Ministro del Tesoro nel settore delle TLC.
Nelle mani di Ciampi e Draghi si concentrano la proprietà o il controllo di Telecom (di cui il Governo è maggiore azionista e detiene la golden share), di Tim e ora anche di Wind, cioè la quasi totalità del mercato della telefonia. Con le acquisizioni, una aggressiva politica tariffaria e un "sapiente" utilizzo delle sinergie con la rete fissa, TIN (Telecom) ha conquistato il predominio sul mercato di Internet. Sempre al Tesoro, tramite l'IRI, appartiene il 100% della Rai. E' poi in progetto una nuova società mista Telecom-Rai per occupare in posizione predominante anche il mercato della TV-Digitale e della Tv a pagamento.
Altro che mercato, altro che privatizzazioni: nel più ricco e promettente mercato, quello delle Comunicazioni, la politica del Governo è una politica di aggressiva espansione e concentrazione del potere statale. Questi sono i fatti, i proclami non ci interessano.
Chiediamo all'Autorità per le Comunicazioni e al suo Presidente Cheli, a quella Garante per la concorrenza e il mercato e al suo Presidente Tesauro e al Commissario europeo Van Miert di intervenire, per obbligare il Governo italiano, come si fa in questi casi, a cedere una parte consistente delle sue aziende del settore."