Roma, 11 giugno 1998
Comunicato della Lista Pannella:
Qualora fosse confermata l'intenzione di inserire l'obbligo di applicazione dei contratti giornalistici FNSI nella legge di rinnovo a Radio Radicale della Convenzione per la trasmissione delle dirette parlamentari, ci troveremmo di fronte ad un abuso, insostenibile sotto il profilo costituzionale e distruttivo per l'intero settore della emittenza privata, locale e nazionale.
Non č concepibile, infatti, che il legislatore imponga non il rispetto della normativa nazionale sui contratti di lavoro, ma, per una sola azienda, di un particolare tipo contratto nazionale. Ai dipendenti di Radio Radicale, giornalisti e non, č applicato un regolare contratto nazionale sottoscritto da tutte le principali organizzazioni sindacali. Pensare, con atteggiamento dirigista e visione corporativa dell'economia, di imporre un contratto unico nazionale, significa pregiudicare il principio della libera contrattazione tra lavoratori ed imprese.
A fare le spese di questa scelta illiberale e contro il mercato sarebbero la libera emittenza privata e, soprattutto, i giovani giornalisti cui verrebbe per sempre precluso l'accesso alla professione se non in condizioni di precariato e lavoro nero.