Roma, 10 luglio 1998

A quindici giorni dalla sua approvazione definitiva da parte del Senato la legge su Radio Radicale e sulle trasmissioni dal Parlamento non è stata ancora promulgata dal Presidente della Repubblica. Fino ad oggi da ambienti del Quirinale e di Governo ci sono giunte costantemente rassicurazioni in proposito e i ritardi venivano definiti "fisiologici".

Adesso veniamo a sapere che la RAI sta tentando di completare in queste ore la propria quarta rete acquistando a prezzi clamorosamente superiori a quelli di mercato frequenze nella città di Milano, prima della data di entrata in vigore della legge. A partire da quella data infatti, in base a quanto previsto dalla legge stessa, la RAI non potrà più estendere la propria rete.

Non vogliamo essere costretti a pensare che qualcuno dal Quirinale stia assicurando alla Rai il tempo necessario a completare i suoi frenetici acquisti, nel contempo impedendo al Presidente di svolgere i propri compiti istituzionali.